La FIGC, attraverso la Commissione Federale Antidoping, in stretta collaborazione con NADO Italia, ha attivato un progetto di formazione con le Squadre Nazionali Under 16, 17, 18, 19, 20 e 21 attraverso incontri nei quali viene affrontato il tema doping in generale, la Lista delle sostanze proibite e la richiesta di esenzione a fini terapeutici (TUE). Il progetto è stato finanziato dalla UEFA nell'ambito di HatTrick V,  il programma di finanziamento per le Federazioni Nazionali, che ha incluso nell'ultimo aggiornamento proprio le attività educative antidoping, per garantire un'efficace educazione ai calciatori e agli staff tecnici.

La scelta della UEFA di finanziare tali programmi di formazione nasce dall'introduzione del nuovo standard internazionale introdotto, il 1° gennaio 2021, dall'Agenzia mondiale antidoping (WADA), che stabilisce i livelli minimi dei programmi educativi, i ruoli che le organizzazioni sportive e le organizzazioni nazionali antidoping devono svolgere in termini di educazione degli atleti e del personale di supporto agli atleti.

L'obiettivo del programma educativo antidoping  è prevenire il doping intenzionale e non intenzionale. Tuttavia, è riconosciuto che la maggior parte dei giocatori di calcio vuole competere in modo pulito e l'obiettivo dell'educazione dovrebbe essere quello di aiutare questi giocatori a rimanere puliti, evitare violazioni accidentali delle regole e sostenerli nel loro desiderio di parità di condizioni. Per proteggere i giocatori, la UEFA chiede di “assicurarsi che abbiano come primo contatto con l'antidoping un'istruzione piuttosto che un controllo antidoping”.

Il Progetto HatTrick V  avrà la durata di 4 anni e prevede inoltre un seminario per i medici di tutte le società delle Leghe professionistiche, inserito nell’organizzazione dell’incontro annuale per il rilascio delle Licenze Nazionali.