L'assegnazione dello "scudetto di guerra" 1914-15 al Genoa
Tra il 1919 e il 1921 la FIGC decise di riconoscere i genoani campioni in quanto aavanti a tutti nel girone Nord a un turno dalla fine.
Dopo la conclusione della Prima Guerra Mondiale, la FIGC dovette affrontare la questione relativa all’esito del campionato 1914-15: sospeso all’ingresso in Guerra dell’Italia il 24 maggio, vedeva in quel momento il Genoa in testa al girone finale del torneo settentrionale con 7 punti, due in più di Torino e Inter; l’ultima giornata metteva di fronte Genoa-Torino e Milan-Inter e all’andata, il 2 maggio, il Torino aveva battuto il Genoa 6-1 e l’Inter aveva superato il Milan 3-1. Tutto sulla carta sarebbe potuto succedere.
Al centro sud, la Lazio aveva vinto il girone di semifinale dell’Italia centrale; Internazionale Napoli e Naples avevano chiuso con un successo a testa la semifinale dell’Italia meridionale. Secondo quanto previsto, la Lazio e una tra le squadre napoletane si sarebbero dovute affrontare e la vincente avrebbe dovuto poi incontrare la vincente del girone Nord.
Nel maggio 1919 la FIGC decise di attribuire la vittoria del campionato al Genoa, in quanto primo in classifica nel Girone Finale Nord al momento della sospensione bellica e pertanto più prossimo alla vittoria del torneo. Si ritenne che l’eventuale finale con la squadra del girone centro – meridionale sarebbe stata scontata, visto quanto già accaduto negli anni precedenti (13-14: Casale – Lazio 7-.1 e 2-0; 12-13: Pro Vercelli – Lazio 6-0).
A seguito dei reclami di Torino e Inter, la vicenda si protrasse fino al 1921: Genoa Club, rivista ufficiale del Grifone, annunciò nel mese di settembre la definitiva concessione della vittoria, e l'11 dicembre avrebbe avuto luogo la cerimonia di premiazione.
L'intera vicenda si lega al periodo nel quale la FIGC visse la scissione dei grandi club confluiti nella CCI e l’assegnazione dello scudetto al Genoa secondo alcune ricostruzioni storiche sarebbe stata determinata da presunti conflitti di interessi fra i dirigenti di FIGC e CCI, Carlo Montù e Luigi Bozino, e il dirigente del Genoa, poi successore di Bozino alla guida della CCI, Edoardo Pasteur.
In occasione del Consiglio Federale del 30 gennaio 2019 il Presidente della FIGC Gabriele Gravina ha proposto la creazione di una commissione ad hoc per analizzare, con approccio storico-scientifico, sia la richiesta del titolo 1915 della Lazio, sia le petizioni di Genoa, Bologna e Torino relative ai campionati 1924-1925 e 1926-1927; l'organo collegiale è stato istituito il successivo 30 maggio, incaricando il vicepresidente della "Fondazione Museo del Calcio", Matteo Marani, di coordinare i docenti universitari che lo compongono.