La storia della Federazione: sintesi
Le origini
La FIGC è costituita a Torino il 26 marzo 1898 come FIF (Federazione Italiana del Football, che resterà in vigore fino al 1909), su iniziativa di un Comitato istituito il 15 marzo, che elegge al vertice della neonata associazione l'ingegnere Mario Vicary, al termine dei lavori di una sorta di Costituente presieduta dal Conte D'Ovidio.
Poco più di due mesi dopo, l’8 maggio 1898, viene organizzata al Velodromo Umberto I di Torino la prima edizione del Campionato italiano di calcio, con 4 squadre partecipanti: Fc Torinese, Genoa, Ginnastica Torino, Internazionale Torino; sarà il Genoa ad imporsi nel Torneo, conquistando di fatto quello che sarebbe poi passato alla storia come il primo scudetto.
Negli anni seguenti, il calcio riesce a diventare lo sport più popolare tutta Italia, coagulando attorno a sé i fermenti e le iniziative che avevano già contagiato le grandi città.
- Nel 1905 la FIF entra nella neo costituita FIFA (1904);
Approfondimento: la nascita della FIFA
- nel 1909 la FIF diventa FIGC Federazione italiana Giuoco Calcio;
- il campionato si divide in "italiano" e "federale" (1908 e 1909)
Approfondimento: i campionati paralleli 1908 e 1909
- nel 1910 (15 maggio) esordio della Nazionale (Italia - Francia 6-2)
Approfondimento: il 15 maggio 1910
- nel 1911 contro l’Ungheria, fa la sua prima apparizione la maglia azzurra, in omaggio al colore di casa Savoia.
- nel 1911 nasce l'AIA Associazione italiana Arbitri
La Grande Guerra
Il calcio italiano pagato un duro contributo di caduti nella Grande Guerra: tanti calciatori sono tra gli eroi della patria, commemorati dalla FIGC allo Stadio Olimpico nel gennaio 2015, a 100 anni dall’ingresso dell’Italia nel primo conflitto mondiale (il 31 gennaio 1915 Italia-Svizzera sarebbe stata l'ultima gara degli Azzurri prima del conflitto).
Virgilio Fossati dell’Inter, Rodolfo Gavinelli dell’Andrea Doria, Gino Goggio della Juventus, Claudio Casanova del Genoa, Francesco Bontadini dell’Inter e Felice Milano della Pro Vercelli sono caduti durante la Grande Guerra, mentre altri due Azzurri, Ettore Leale del Genoa e Carlo Galletti dell’Andrea Doria, sono riusciti a tornare dalle loro famiglie. Smise di giocare a causa delle ferite riportate in guerra anche Attilio Trerè, storico portiere in campo anche in occasione del primo incontro della Nazionale con la Francia.
Tra il 1919 e il 1921, la FIGC avrebbe poi assegnato al Genoa lo scudetto 1914-15, campionato sospeso a un turno dalla fine.
Approfondimento: la Grande Guerra: i calciatori morti per la Patria
Approfondimento: la Grande Guerra: i calciatori insigniti di Medaglia al Valore
Approfondimento: la Grande Guerra: la Nazionale ferma 5 anni
Negli anni '20/30, mentre il Paese si rimette faticosamente in cammino, e dopo diverse crisi nella gestione del sistema calcistico, il calcio esplode, favorito da una volontà di riscatto e di rinascita in cui lo sport gioca un ruolo essenziale. Alla guida della FIGC ci sono due figure scelte dal regime fascista, prima Arpinati, poi Vaccaro:
- il 1922 è l’anno della prima Coppa Italia (vinta dal Vado) e della scissione della Confederazione calcistica italiana (C.C.I.) subito riconfluita nella Federazione l’anno successivo.
Approfondimento: Gli anni '20, le polemiche, la scissione FIGC / CCI
- Nel luglio 1926 la Carta di Viareggio riforma lo status dei calciatori, la struttura della FIGC e dei campionati: nasce la Divisione Nazionale con 20 squadre
Approfondimento: La "Carta di Viareggio"
- Per opporsi ai club del Nord , al centro sud il regime agevola le fusioni che portano alla nascita delle "squadre metropolitane" (Fiorentina, Roma, Napoli, Bari), poi anche Sampdoria e Ambrosiana
- Gli anni ’30 consacrano la Nazionale guidata dal CT Vittorio Pozzo, che conquista due titoli mondiali (1934-1938) e la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1936, oltre a 2 edizioni della Coppa Internazionale e al bronzo olimpico del 1928.
- Nel 1943 la tragedia bellica interrompe le attività sportive nel Paese.
Approfondimento: la Nazionale si ferma nel 1942 e torna in campo nel 1945
Il dopoguerra
Il calcio è tra i fattori che aiutano l’Italia ad uscire dalle macerie della guerra:
- Giovanni Mauro ristabilisce nel periodo commissariale le libertà che il Regime aveva soppresso anche nel calcio
- nel 1946 nasce la Lega Nazionale, antenato dell'attuale Lega Serie A;
- Ottorino Barassi guida per 14 anni la FIGC verso una ripartenza nella quale il Grande Torino è protagonista assoluto (vincitore di 5 scudetti di fila) fino alla tragedia di Superga (1949).
- nel 1954 su iniziativa della FIGC, insieme alle Federazioni di Francia e Belgio, nasce la UEFA
Approfondimento: 1956, la nuova sede della FIGC in Via Gregorio Allegri
Nel 1958, la prima mancata qualificazione a un Mondiale (in Svezia) porta al Commissariamento della FIGC che viene affidato a Bruno Zauli, segretario generale del CONI, che vara il rinnovamento della Figc (1959) istituendo quelle strutture ancora oggi operative:
- la Lega Nazionale Semiprofessionisti (che sarebbe poi evoluta in Lega Serie C e oggi in Lega Pro) per il bacino a metà tra il vertice e la base
- la Lega Nazionale Dilettanti, rendendo dilettantistici i campionati regionali.
- il Settore Tecnico per la formazione degli allenatori
- il Settore Giovanile (evoluzione della Lega Giovanile sorta nel ’46 e che poi negli ani '80 diventerà anche 'Scolastico').
Proprio Zauli, il 6 novembre 1958, inaugura il Centro Tecnico Federale di Coverciano, completando il lavoro del marchese Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano.
Negli anni '60 l'evoluzione del calcio italiano, tornato protagonista a livello internazionale (i successi dei club, e il biennio 68/70 della Nazionale) si completa con la nascita delle due associazioni tecniche:
- Nel 1966 viene fondata l'AIAC, Associazione Italiana Allenatori Calcio, con sede prima a Genova, poi dal '72 a Coverciano
- nel 1968 a Milano nasce l'Associazione Italiana Calciatori (Sergio Campana, primo Presidente, rimarrà per 43 anni alla guida del Sindacato).
- il Presidente della Figc Artemio Franchi diventa Presidente UEFA (1973) e Vice Presidente FIFA (1974).
Gli anni '70/'90
Sono gli anni che rilanciano l'Italia calcistica, che torna a vincere poco dopo lo scandalo del "calcioscommesse":
- nel '78 una giovane generazione sfiora il colpo in Argentina, il successo arriva al Mondiale '82
- nel 1981 viene emanata la legge 91, che regola i rapporti tra società e sportivi professionisti
- il 9 maggio 1980, il Consiglio Federale apre agli stranieri in Serie A, uno per squadra: riaprono le frontiere agli stranieri e in Italia arrivano grandi campioni.
Quando iniziano gli anni '90 l'Italia è pervasa da un grande entusiasmo:
- la Juventus si impone nelle principali competizioni
- in Italia si svolge l’edizione 1990 della Coppa del Mondo (gli Azzurri di Azeglio Vicini sono battuti in semifinale ai rigori dall’Argentina
- nasce il “Museo del Calcio” a Coverciano
- il Presidente della FIGC Antonio Matarrese diventa Vice Presidente UEFA e poi FIFA.
- nel maggio 1990: nelle tre finali delle Coppe europee UEFA, altrettante vittorie italiane (Milan, Sampdoria, Juvemtus), 4 squadre in finale (Fiorentina)
- Iniziano i successi del Milan degli Invincibili
- ai Mondiali di Usa '94 l'Italia chiude al 2° posto battuta ai rigpori dal Brasile
- l’Under 21 conquista numerosi trofei: tre Europei di fila (1992, 1994 e 1996, poi nel 2000 e 2004, oltre al bronzo a Atene)
- profonde trasformazioni cambiano lo scenario: la nascita delle pay tv (1991) e la questione dei diritti televisivi; la riforma delle competizioni internazionali per club (1992), gli effetti della sentenza-Bosman (1995), il decreto legge (1999) che istituisce la rappresentanze delle componenti tecniche nei consigli Federali.
- Nel dicembre 1998, la Figc festeggia il suo centenario all’Olimpico (foto a lato Maldini e Carta): in campo azzurri e FIFA All Stars (finirà 6-2).
Gli anni 2000
Il nuovo millennio si apre con gli ultimi grandi successi di un ventennio straordinario:
- Tra il 1985 e il 2010, tra i 9 calciatori capaci di vincere i 3 trofei UEFA, 6 sono italiani (Antonio Cabrini, Gaetano Scirea, Sergio Brio, Stefano Tacconi, Marco Tardelli, Gianluca Vialli, poi gli olandesi Blind e Muhren e il portoghese Vitor Baia). Giovanni Trapattoni è l’unico allenatore a vincere Coppa Campioni,Coppa Coppe, Coppa Uefa, Intercontinentale e Supercoppa UEFA (Juventus e Inter); Udo Lattek è con lui l’unico a vincere le 3 coppe principali (Bayern, Borussia M., Barcellona).
- dal 1982 al 2007 il Pallone d'Oro è monopolizzato dai calciatori tesserati per i club italiani che lo vincono 17 volte in 26 anni (e tra il 1982 e il 1991 per 8 volte su 10): Paolo Rossi (1/Juventus), Michel Platini (3/Juventus), Ruud Gullit (1/Milan), Marco Van Basten (3/Milan), Lothat Matthaus (1/Inter), Roberto Baggio (1/Juventus), George Weah (1/Milan), Ronaldo (1/Inter), Zinedine Zidane (1/Juventus), Pavel Nedved (1/Juventus), Andriy Shevchenko (1/Milan), Fabio Cannavaro (1/Real Madrid), Kakà (1/Milan)
- a Manchester (2003) la Champions League è assegnata per la prima volta in una finale tutta italiana (Milan – Juventus).
- Nel 2004, l’Under 21 conquista la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene
- Nel 2006, in un periodo difficile per il calcio italiano dopo l’inchiesta denominata “Calciopoli”, l’Italia guidata dal CT Marcello Lippi conquista la quarta Coppa del Mondo: nella finale di Berlino la Francia è battuta ai calci di rigore.
Ma proprio negli anni 2000 inizia un periodo economicamente difficile per il calcio italiano: tra il 2001 e il 2005 sono inghiottiti nel gorgo dei debiti la Fiorentina, il Torino, il Napoli, come tante altre, dall'Avellino al Catania, dal Perugia al Como, il Venezia e il Pisa; vengono cancellati dalle classifiche 125 club, con un picco fra il 2004 e il 2011.
- Nel frattempo, dopo una serie di commissariamenti, Giancarlo Abete è eletto alla guida della Figc, carica nella quale verrà confermato nel 2009 e nel 2013 (nel 2011 sarà inoltre nominato Vice Presidente UEFA).
- Nel 2010 la LNP si scinde in Lega Serie A e Lega B.
- Nel 2014, dopo le dimissioni del Presidente federale Abete è Carlo Tavecchio a raccogliere il testimone, insieme al DG Michele Uva, che viene eletto nel 2017 Vice Presidente della UEFA.
- Nel 2017, dopo 60 anni, l'Italia manca la qualificazione al Mondiale, eliminata dalla Svezia nel play off determinando una nuova crisi al vertice della FIGC con le dimissioni di Tavecchio e il commissariamento di Roberto Fabbricini che affida a Roberto Mancini l'incarico di Ct della Nazionale.
Oggi
Alla fine del 2018 la FIGC riesce a completare il rinnovamento delle cariche istituzionali e la Nazionale, di lì a poco, torna al successo vincendo l'Europeo 2020.
- Il 22 ottobre 2018 si esaurisce la gestione commissariale e Gabriele Gravina diventa il nuovo presidente della FIGC, eletto al primo scrutinio con il 97,20% dei voti ed è confermato il 22 febbraio 2021 con il 73,45% dei voti. Due mesi dopo, al 45° Congresso UEFA a Montreux, viene eletto nel Comitato Esecutivo UEFA con 53 preferenze su 55, il più votato tra i candidati.
- Il 13 maggio 2021, Gravina entra a far parte della Giunta del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e nell'aprile 2023 diventa Vice Presidente UEFA.
- A due anni di distanza dalla mancata qualificazione al Mondiale, la Nazionale di Mancini ottiene il pass per EURO 2020 a suon di record, vincendo per la prima volta tutte le gare del girone e qualificandosi al primo Campionato Europeo itinerante della storia, che per l'emergenza causata dal COVID-19 viene posticipato all'estate del 2021.
- L'11 luglio battendo l'Inghilterra ai rigori la Nazionale si laurea per la seconda volta Campione d'Europa regalando all'Italia un titolo che mancava dal 1968. Otto mesi dopo, però, l’Italia è di nuovo fuori dal Mondiale. Ancora una volta, come con la Svezia, sono fatali i play off: la Macedonia del Nord, elimina gli Azzurri allo scadere.
- I giovani talenti italiani dominano la stagione 22-23: l'Under 20 arriva al 2° posto del Mondiale Under 20, l'Under 19 vince il Campionato Europeo.
- La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Turkish Football Federation (TFF) a luglio 2023 decidono di unire gli sforzi proponendo alla UEFA l’organizzazione congiunta di UEFA EURO 2032: la decisione ufficiale arriverà a ottobre 2023.
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