A Coverciano il 30 e 31 maggio il 1° torneo “Fair Play-Non rompere le ossa”
giovedì 23 aprile 2009
L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani calciatori, i loro genitori e gli allenatori alla conoscenza di una sana e corretta alimentazione “per avere ossa forti”: con questo scopo è nato il Torneo Fair Play-Non rompere le ossa”, presentato questa mattina dal presidente della Figc Giancarlo Abete, dal presidente di F.I.R.M.O. Maria Luisa Brandi e dal presidente del Settore Giovanile e Scolastico Massimo Giacomini nella sede federale di Corso d’Italia.
Un quadrangolare che si svolgerà sabato 30 e domenica 31 maggio presso il Centro Federale di Coverciano al quale parteciperanno le quattro migliori squadre dilettantistiche tra la categoria Allievi del Lazio, Veneto, Toscana e Puglia, che avranno realizzato il miglior punteggio nella classifica disciplina (minor numero di ammonizioni e di espulsioni) nel corso dei propri Campionati Regionali che comprendono 348 formazioni per un totale di oltre 8.000 ragazzi tra i 14 e i 16 anni.
Un progetto nato sulla base di un accordo intercorso tra la Federazione Italiana Giuoco Calcio e la fondazione F.I.R.M.O., la fondazione il cui obiettivo prioritario è la prevenzione e la cura delle malattie dello scheletro e della quale è testimonial l’ex campione del Mondo Palo Rossi. “E’ un’iniziativa – ha spiegato il presidente Abete – che si inserisce in un programma di sensibilizzazione nei confronti di certe problematiche che la Figc e la Lega Nazionale Dilettanti portano avanti da diverso tempo, con particolare attenzione alla salute e alla tutela dei valori. Il Torneo che si svolgerà a Coverciano a fine maggio sarà solo il terminale di una iniziativa che, da una parte, ci consentirà di vivere un momento di festa con la premiazione dei ragazzi e, dall’altra, di approfondire e portare avanti il rapporto instaurato con la F.I.R.M.O.”.
L’endocrinologa Maria Luisa Brandi, presidente dell’associazione, ha lanciato un messaggio: “Gli esperti definiscono l'osteoporosi malattia pediatrica, per dire che occorre prevenirla fin da piccoli per evitare di ammalarsi anche a vent'anni. Si tratta di una brutta malattia che si fa sentire soprattutto, spesso in modo tremendo, dopo i 50 anni, in particolare tra le donne: ossa sempre più fragili che si piegano e si spezzano, invalidità, una vita che non è più vita. Dunque, cari ragazzi e ragazze, fate la giusta attività fisica e attenti a quello che mangiate per mantenervi giovani, anche quando per l'anagrafe non lo sarete più”.
Nell’iniziativa è stato coinvolto anche il Settore Giovanile e Scolastico: “Il nostro indirizzo – ha dichiarato il presidente Giacomini – è proprio quello di educare i ragazzi, attraverso il gioco del calcio, a crescere sani e a preservare la salute, offrendo in questa direzione un sostegno alla famiglia. Per questo siamo contenti di essere utili ad una causa così valida e ci rendiamo disponibili per altre iniziative”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i presidenti dei Comitati Regionali della LND e i coordinatori Regionali Federali del Settore Giovanile e Scolastico.