A Di Francesco il ‘Premio Bearzot’. Fabbricini: “Ha mostrato un bellissimo calcio”
lunedì 21 maggio 2018
La semifinale di Champions League, il terzo posto in campionato e il Premio Nazionale ‘Enzo Bearzot’ a suggellare una stagione ricca di soddisfazioni: Eusebio Di Francesco ha ritirato questa mattina al Salone d’Onore del CONI il riconoscimento dedicato al Ct campione del Mondo di Spagna ’82 e promosso dall'Unione Sportiva ACLI in collaborazione con la FIGC.
Il 13 aprile scorso il tecnico della Roma aveva avuto la meglio dopo un serrato testa a testa sull’allenatore della Lazio Simone Inzaghi, in un anticipo di quella che sarebbe stata la volata per conquistare un posto per la prossima edizione della Champions League. A votare per Di Francesco, che aggiunge il proprio nome nell’albo d’oro a quelli di Cesare Prandelli, Walter Mazzarri, Vincenzo Montella, Carlo Ancelotti, Massimiliano Allegri, Claudio Ranieri e Maurizio Sarri, una giuria presieduta dal commissario straordinario della Federcalcio Roberto Fabbricini: “I candidati inizialmente erano sei – ha ricordato Fabbricini – poi sono stati ridotti a tre: Roberto Mancini, Simone Inzaghi ed Eusebio Di Francesco. C’è stato un piacevole imbarazzo nello scegliere tra questi tre grandi tecnici, Mancini stava facendo questa esperienza allo Zenit San Pietroburgo e ci piaceva dare un riconoscimento ad un tecnico che stava allenando nel campionato italiano, che quest’anno ha riservato grandi emozioni fino all’ultima giornata. Inzaghi e Di Francesco erano entrambi meritevoli del premio, abbiamo deciso di premiare Di Francesco per aver mostrato un bellissimo calcio e per lo splendido percorso fatto in Europa”.
“Sono orgoglioso di ricevere questo premio, ero adolescente e ricordo bene la serenità e la serietà con cui Bearzot viveva le partite - ha sottolineato l’allenatore giallorosso - vincere non vuol dire solo portare a casa trofei, ma portare all’interno del gruppo una certa mentalità. Ho sempre cercato di trasferire alla squadra il mio pensiero, non solo calcistico, ma anche umano. Questo premio, al di là dell'aspetto tecnico perché ci sono tanti grandi allenatori in Italia, rappresenta il riconoscimento nell'aver cercato di far cambiare qualcosa in un contesto. Un piccolo successo che domani mi auguro possa avvenire anche in campo".
Dopo essersi complimentato con gli altri candidati al premio, in particolar modo Inzaghi e Gasperini, Di Francesco ha ripercorso i momenti salienti di una stagione ricca di emozioni: “In Europa abbiamo fatto qualcosa di straordinario e sarebbe stato bello arrivare alla finale di Kiev. In campionato abbiamo avuto un periodo difficile, ma si cresce anche attraverso le difficoltà. È stato bello riuscire a trascinare un ambiente e ricreare entusiasmo e senso di appartenenza”. Il tecnico della Roma ha poi fatto l’in bocca al lupo al neo Ct azzurro Roberto Mancini: “Credo sia stata la scelta giusta ed è bello che la sua sia stata una scelta di cuore, non legata all’aspetto economico ma al desiderio di allenare la Nazionale. Che consiglio gli do? il consiglio lo do alla gente: basta guardare indietro, ma a quello che sarà”.
A fare gli onori di casa al Salone d’Onore del CONI il presidente Giovanni Malagò, sul palco insieme al segretario generale del CONI Carlo Mornati, al commissario straordinario della FIGC Roberto Fabbricini, al presidente onorario del ‘Premio Bearzot’ Giancarlo Abete, al presidente dell’AIA Marcello Nicchi e a Damiano Lembo e Roberto Rossini, rispettivamente numero uno dell’US ACLI e presidente nazionale ACLI. In conduzione il giornalista Rai Enrico Varriale.
“Sono felice che il ‘Premio Bearzot’ sia ospitato qui al CONI – le parole di Malagò – complimenti a chi ha avuto l’idea di istituire un premio per il miglior arbitro emergente, sarebbe bello che anche un giocatore, un atleta emergente, una calciatrice, possa completare questa filiera il prossimo anno. Anche gli altri candidati meritavano un riconoscimento, ma è stato giusto premiare Di Francesco perché è una persona molto seria, umile e che ha dimostrato di avere personalità”.
“Le ACLI – ha dichiarato il presidente nazionale Roberto Rossini - sono una grande associazione popolare diffusa in tutto il Paese e il calcio è una grande attività popolare. A noi, più dei risultati, interessa che attraverso lo sport possano essere trasmessi valori importanti come l’impegno e il sacrificio”. “C’è una forte sinergia tra tutti gli attori coinvolti – ha ribadito il presidente dell’US ACLi Lembo - che hanno consolidato nel tempo il ‘Premio Bearzot’. Eusebio Di Francesco ha svolto in passato diversi progetti con l’ACLI ed è un piacere trovarci qui oggi a premiarlo”. Giancarlo Abete è intervenuto nella veste di presidente onorario del ‘Premio Bearzot’: “Gli allenatori sono una delle nostre eccellenze e questo premio consolida la centralità dei tecnici, che svolgono un’attività formativa a 360 gradi”.
Per la prima volta il ‘Premio Bearzot’ ha visto coinvolti anche gli arbitri e un bell’applauso è stato tributato a Fabio Maresca, il direttore di gara della Sezione di Napoli che ha ricevuto il premio come arbitro emergente dedicato all’ex designatore della CAN B Stefano Farina, scomparso prematuramente un anno fa: “Ringrazio l’ACLI per aver pensato ad un riconoscimento ad un nostro giovane arbitro – ha detto Nicchi premiando Maresca - che poi è un riconoscimento a tutta la nostra associazione e ad un grande amico e dirigente come Stefano Farina”.