A Madrid incontro tra ct. Prandelli parla del campionato e dell’Italia
lunedì 20 settembre 2010
I commissari tecnici delle 53 Federazioni iscritte alla Uefa hanno inaugurato oggi a Madrid la nona Conferenza UEFA per Allenatori delle Nazionali. Dal 1994, anno della prima edizione, questa manifestazione è diventata un appuntamento fisso nel calendario internazionale e viene organizzata ogni due anni dopo la Coppa del Mondo FIFA o il Campionato Europeo UEFA.
L’Italia partecipa alla conferenza con il ct Cesare Prandelli, il vice presidente federale Demetrio Albertini e l’ex commissario tecnico vincitore della Coppa del Mondo nel 2006 Marcello Lippi, accolti dal presidente della Uefa Michel Platini e da Ángel María Villar Llona, presidente della RFEF e vicepresidente Fifa e Uefa.
Molti gli argomenti in agenda, legati al Campionato del Mondo disputato in Sudafrica e proiettati alle tematiche che riguardano Euro 2012. A prendere la parola, per l’Italia, sarà Lippi che a Madrid è arrivato in compagnia di Prandelli; i due hanno viaggiato con lo stesso volo, hanno parlato di vacanze e di libri. “Marcello – ha raccontato Prandelli ai giornalisti presenti – ha sofferto molto per le ragioni che tutti conoscete, ma l’ho visto tranquillo. E’ una persona che stimo moltissimo, abbiamo parlato un po’ di tutto e mi ha consigliato un libro di narrativa da leggere”.
Di campionato con relative sorprese (“Sono contento per le neopromosse, hanno dimostrato un grande coraggio”), di arbitri (“Troppe polemiche, bisogna abbassare i toni, ricordiamoci che gli arbitri italiani a livello tecnico sono i migliori al mondo”), di squadre favorite (“Inter, Juventus e Milan, ma in questo momento il voto migliore è per il Cesena, per l’allenatore Ficcadenti e per Giaccherini, un giovane molto interessante”) e di giovani in rampa di lancio con la maglia azzurra ha parlato il ct dell’Italia, in vista dei due prossimi appuntamenti con le qualificazioni europee che attendono la Nazionale ad ottobre. “Stiamo monitorando molti giovani – ha ammesso Prandelli – per vedere se possono essere inseriti nel giro della Nazionale e iniziare un nuovo ciclo. Ranocchia è uno di questi, ma devo parlare prima con Casiraghi. Poi c’è Giovinco, c’è Balotelli che vorrei presto riproporre con Cassano. Fondamentale, inoltre, è il recupero di un giocatore importante come De Rossi e come lo stesso Buffon, che aspettiamo a braccia aperte. In ogni caso dobbiamo continuare ad acquistare sicurezza e a rinforzare il rapporto con i nostri tifosi, questa è la strada giusta”.