Abete a Coverciano: “Il terzo tempo, un segnale di rispetto”
lunedì 4 febbraio 2008
La consegna dei premi annuali della panchina d'oro e d'argento, avvenuta questa mattina presso il Centro tecnico federale di Coverciano, è stata l'occasione, vista la presenza del presidente della Figc Giancarlo Abete, del presidente dell’Aia Cesare Gussoni, del designatore arbitrale Pierluigi Collina e di tutti i tecnici di serie A, B e C, per fare un
punto sulle numerose questioni arbitrali al centro dell’attenzione nelle ultime settimane.
Al presidente della Figc è stato chiesto un parere sull’uso della moviola in campo.
“Nell'ultima riunione dell'International Board – ha dichiarato Abete - si è capito che non si va verso un'accelerazione di ipotesi tecnologiche, ma di aumento di elementi arbitrali in campo. L’Italia è una Federazione che fa parte della Fifa e della Uefa e nell'International Board ci sono quattro delegati inglesi e le decisioni sono sempre prese con una maggioranza minima di sei elementi”.
Abete apre alla possibilità di introdurre in Italia arbitri stranieri, ma a patto
che “questa logica sia collegata non al pensiero di sostituire gli arbitri italiani con quelli di altre Federazioni, ma con l'idea di portare a conoscenza anche il nostro campionato di un metro arbitrale di altri tornei”.
Una battuta infine sul terzo tempo: “Non è obbligatorio, non è sanzionabile, ma è un invito ad accompagnare un processo di rispetto che ci dovrebbe essere alla fine di una
sfida sportiva”.
Il designatore arbitrale Collina, da parte sua, rilancia l’idea del presidente della Uefa Platini sull’impiego di due arbitri: “Sono favorevole – ha dichiarato Collina – a quanto ha detto il presidente della Uefa Platini sulla possibilità di aggiungere un giudice
di gara dietro le porte, che aiuti gli arbitri nel prendere le decisioni. Non parlo di assistenti, ma di veri e propri arbitri di gara, educati a prendere decisioni”.