ABETE: "ABBIAMO RECUPERATO TERRENO MA IL PERCORSO E' ANCORA LUNGO"
lunedì 4 giugno 2007
Dopo la vittoria conquistata contro le Isole Faroer e in vista del prossimo impegno di mercoledì con la Lituania, il presidente della Figc Giancarlo Abete guarda con serenità al futuro. "La maglia azzurra non ha perso il suo fascino, basta pensare che un giocatore come Cannavaro, Pallone d'oro, era regolarmente al suo posto, oppure alle parole di Gattuso, che ha detto che vincere con l'Italia è un'altra cosa. Quindi non credo sia giusto generalizzare". Il discorso riguarda Nesta e Totti: "L'anno dopo un impegno come i Mondiali - continua Abete - qualcuno può pagare più di altri la fatica. Nesta con la Nazionale ha avuto, purtroppo, una storia un po' travagliata dal punto di vista degli infortuni e credo che abbia fatto la sua scelta con tanta amarezza. Spero riveda la sua posizione, noi cercheremo di fare il massimo perché questo avvenga. Per quanto riguarda Totti, non ha rifiutato la convocazione: ha fatto un discorso sulla stagione 2006-07 e il ct lo ha rispettato. Ma dopo la Lituania faremo chiarezza per le gare di settembre".Quanto al cammino verso la qualificazione a Euro 2008, Abete sostiene che "con quattro vittorie di fila abbiamo recuperato terreno dopo il pareggio iniziale con la Lituania. È stato fatto un passo avanti, ma adesso si ricomincia e c'è subito una partita impegnativa proprio con la Lituania. Insomma, il percorso è ancora lungo, ma sono ottimista perché abbiamo tutte le capacità per raggiungere l'obiettivo Europei".Si parla anche della data d'inizio del prossimo campionato legato agli impegni dell'Italia, attesa ai primi di settembre dalle sfide con Francia e Ucraina. "La decisione ultima su quando si parte, a mio avviso, spetta alla Federazione - ha detto Abete -. L'organizzazione spetta alla Lega, ma il soggetto decisionale ultimo deve essere la Figc, che ha un ruolo di coordinamento. Altrimenti tutti i campionati potrebbero cominciare quando vogliono le società e la Federazione dovrebbe meramente subire queste scelte. Io naturalmente spero che si possa trovare un accordo sulla data del 19, anche perché non parliamo di una solita partita di inizio stagione: l'Italia dovrà affrontare la Francia, finalista ai Mondiali con noi, e l'Ucraina, esaltata dal successo nell'assegnazione degli Europei del 2012 e costretta a recuperare terreno in classifica". E conclude: "Nel momento in cui le società di A e B decidono di tenere il format attuale, con 20 squadre in A e 22 in B, poi non si possono dolere se la Federazione prova a tutelare la Nazionale. I calendari così sono ovviamente intasati, bisognerebbe farli sposare anche con quelli internazionali".