Abete: “Accesso alla Champions per le prime dell’Europa League”
martedì 18 settembre 2012
“Quando ho letto le dichiarazioni di Zeman, la prima riflessione è stata quella di aver fatto un miracolo mettendo d’accordo lui e Moggi”. Giancarlo Abete ha ironizzato così ai microfoni di Sky rispondendo a una domanda sulle parole espresse dal tecnico della Roma nei suoi confronti e poi rettificate: “Ho capito subito che si trattava di una critica di politica sportiva. Bisogna distinguere la polemica che può portare delle risposte anche concrete dalle valutazioni delle qualità di un dirigente. Zeman è un grande tecnico e si sa. E' un grande motivatore e lo testimonia la presenza dei tifosi della Roma allo stadio”.
Per quanto riguarda la decisione del Tnas su Antonio Conte il presidente federale ha spiegato: “Non è un discorso di vittoria o sconfitta, è rispetto dell'autonomia di chi giudica. Abbiamo un Pm del calcio, Palazzi, che ha fatto una proposta che non è stata validata dalla Commissione Disciplinare che era di 3 mesi più una sanzione pecuniaria. Poi ci sono state due sentenze assunte con motivazione diverse. Adesso c'è un organo che è il Tnas presso il Coni che farà le sue valutazioni e giudicherà quali aspetti saranno meritevoli di sanzioni e quali no. Fa parte del procedimento sportivo. Non possiamo valutare in base a sentenze se ci sono vincitori e sconfitti. Io non sono entusiasta quando si sanziona un tesserato - ha detto - non fa parte del mio ruolo e della mia persona. Dispiace, so quanto determini sofferenza, ma rispetto le decisioni della giustizia sportiva che, per altro, avrà ancora un altro grado di giudizio". E in riferimento alla giustizia sportiva Abete non nega che si possano fare dei passi in avanti: “I miglioramenti, come ha ricordato anche il presidente del Coni Petrucci, ci possono essere. Però saranno fatti a bocce ferme. Mentre sui problemi della violenza abbiamo un codice già formato, questo non avviene sul fenomeno delle scommesse che è un fenomeno relativamente nuovo e grave. A chi dice poi che la giustizia sportiva debba aspettare quella ordinaria dico di tenere conto che siamo ancora in attesa del 2° grado di giudizio del rito abbreviato del processo di Napoli su Calciopoli e sono passati 6 anni. Chi sostiene che ci si debba muovere in rapporto alla giustizia ordinaria è fuori dal mondo".
Oggi inizierà la fase a gironi della Champions League e giovedì sarà la volta dell’Europa League: "Per Milan e Juventus in Champions e poi per Inter, Lazio, Udinese e Napoli in Europa League sarà un bel test per misurarsi con le altre squadre d'Europa, con la necessità di fare risultati altrimenti il nostro ranking ne risente".
A Platini ha fatto una proposta per valorizzare l’Europa League: “In questo momento – ha spiegato – c’è una notevole sproporzione economica tra Champions League ed Europa League e non è possibile colmarla almeno per ora attraverso la creazione di una competizione unica. La proposta che ho fatto e che Platini sta attentamente valutando è che le società prime classificate in Europa League abbiano accesso l’anno successivo alla Champions League. Per esempio le quattro italiane Inter, Lazio, Udinese e Napoli, oltre che dal campionato, avrebbero la possibilità di andare in Champions anche arrivando in fondo all'Europa League. Credo sia il modo migliore per dare maggior appeal a questa competizione”.
Il presidente non ha mancato di sottolineare le problematiche relative all’impiantistica sportiva: “Sulle presenze agli stadi abbiamo avuto una situazione di continuità, non ci sono state delle situazioni particolarmente negative anche se abbiamo degli stadi assolutamente inadeguati. Bisogna fare un lavoro di innovazione e funzionalità degli impianti cercando di capire che c'è una problematica economica. Come alcune squadre hanno avuto meno abbonati e meno appeal perché hanno dovuto rinunciare a giocatori importanti, così anche gli italiani hanno visto diminuire le capacità di spesa e di consumi e questo incide anche sul mondo del calcio. Noi però dobbiamo migliorare la qualità e i comportamenti dei protagonisti del mondo del calcio, migliorare le infrastrutture e creare quelle condizioni di presenza negli stadi più adeguate".
Ultima battuta su Simone Farina, l’ex giocatore del Gubbio che in passato aveva denunciato un tentativo di illecito sportivo e che è ancora senza squadra: “Ha l'aspettativa di continuare a giocare e spero che si possa realizzare il suo intento. Spero non sia emarginato. Noi non possiamo imporre ai club di prenderlo, ma sarebbe grave che il mondo del calcio emarginasse l'ambasciatore del fair play. La speranza – ha concluso - è che riprenda a giocare, se non avvenisse ha Federazione e Lega di B al suo fianco. Non lo lasceremo solo".