Abete: “Battiamo il Brasile per evitare la Spagna in semifinale”
venerdì 21 giugno 2013
Una vittoria che potrebbe valere doppio. Il presidente della Figc Giancarlo Abete sa che un successo domani con il Brasile in Confederations Cup sarebbe preziosissimo anche per evitare di affrontare in semifinale la Spagna, che ieri ha strapazzato Tahiti ipotecando il primo posto in classifica del Gruppo B: “Il fascino di Italia-Brasile - ha sottolineato il presidente federale, ospite di Sky Tg 24 e Sky Sport 24 - è nel nome e nei risultati che queste due squadre hanno conseguito a livello internazionale: nove Mondiali vinti in due. Nei mesi scorsi c'è stata una bellissima amichevole a Ginevra. Speriamo di vedere un'altra bella partita con entrambe le squadre già proiettate alle semifinali, ma c'è anche l'obiettivo di evitare il pericolo pubblico numero uno che è la Spagna".
Il match con la Selecao sarà anche una sfida nella sfida tra Balotelli e Neymar, protagonisti assoluti di questa Confederations Cup e autori di due gol a testa nelle prime due gare: “Balotelli – ha confermato Abete - è un personaggio per qualità tecniche e personali. Gode di importante attenzione mediatica in campo e fuori. Batte i rigori in maniera impeccabile, è un segnale di grandissima freddezza e lucidità: sono elementi che fanno sperare in una crescita ulteriore. Neymar sta per cominciare un'avventura nel calcio europeo, vediamo quanto riesce a incidere in un contesto difficile come quello del Vecchio Continente. I paragoni lasciano il tempo che trovano, a fare la differenza tra i giocatori è la capacità di essere utili alla squadra”.
Rimarcando la necessità di puntare sui giovani, Abete è tornato a parlare dell’Europeo Under 21, che ha seguito da vicino fermandosi in Israele per assistere anche alla semifinale e alla finale degli Azzurrini: “Rispetto a Spagna e Olanda, avevamo meno esperienza internazionale e meno elementi provenienti dal campionato di Serie A. I grandi club devono investire di più sui giovani''. Il lavoro di Mangia ha comunque dato i suoi frutti e l’Under 21 ha raggiunto meritatamente la finale, giocando un buon calcio e mettendo in mostra tanti ragazzi di valore: “Senz'altro speriamo che Mangia rimanga alla guida dell'Under 21 – ha ribadito Abete - e a strettissimo giro questo tipo di situazione verrà comunque definita, anche perché riprendono subito gli impegni. Il rapporto è ottimo, avremo la possibilità di fare con lui un approfondimento di merito per i prossimi anni”.
Per quanto riguarda il nodo relativo alla location in cui disputare la Supercoppa, il numero uno della Figc ha ricordato come “il confronto-scontro non giova all’immagine del sistema calcio”, un sistema che deve rivedere anche un calendario un po’ troppo fitto: “La Serie B a 22 è esagerata. Significa che le squadre che arrivano ai play off giocano 46 giornate e questo determina problemi anche a livello internazionale".
In mattinata Abete è stato ospite anche del Tg1 per affrontare il tema del razzismo nel calcio. Il numero uno della Figc ha ricordato le nuove normative adottate dalla UEFA e recepite dalla federazione in occasione dell’ultimo Consiglio e ha ribadito il ruolo fondamentale che può giocare lo sport insieme a scuola e famiglia nell’integrazione, ricordando le diverse iniziative portate avanti dalla Figc, compresa quella dello scorso maggio in occasione dell’amichevole della Nazionale con San Marino che ha visto la Federcalcio al fianco dell’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e con il sostegno del Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge.