Abete: “Con la Repubblica Ceca grande occasione per qualificarci”
lunedì 9 settembre 2013
“Domani sera avremo una grande occasione per qualificarci ai Mondiali, faremo di tutto per coglierla, anche se come abbiamo visto contro la Bulgaria non esistono partite facili”: il presidente della Figc Giancarlo Abete vede ad un passo l'obiettivo della qualificazione ai Mondiali brasiliani, anche se ammette che la sfida con la Repubblica Ceca non è affatto da sottovalutare.
La Nazionale torna a Torino, nello stadio della Juventus, dopo le polemiche legate alla questione degli scudetti: “Il dovere della federazione, che è anche convinzione profonda e piacere, è di essere la nazionale di tutti in ogni parte d'Italia. Ci potranno essere – ha sottolineato Abete - momenti di dialettica con singoli, società e dirigenze, ma questo non può farci escludere grandi stadi e club, come Juventus e Torino, che alimentano la Nazionale con tanti elementi. Meglio avere qualche difficoltà e preoccupazioni collegate all'atteggiamento di qualcuno, piuttosto che venire meno al ruolo di portare la Nazionale in giro per il paese. Siamo a Torino con grande affetto e riconoscenza per una città che ci vide, nel dopo Calciopoli, vincitori con la Bulgaria in un incontro valido per le qualificazioni mondiali”.
Intervenendo alla trasmissione Radio Anch'io Lo Sport, il presidente ha parlato anche dell'assenza di Balotelli all’incontro con il ministro Kyenge: “La logica e lo spirito erano di avere una delegazione, un gruppo che rappresentasse la Nazionale. Non c'era una convocazione, c'erano il ct Prandelli, Buffon, Ogbonna, El Shaarawy. Mario non c'era ma, se ci fosse stato, penso che il ministro avrebbe avuto piacere”.
E sul futuro di Prandelli: “E' un discorso aperto, non è affatto una situazione definita. Non c'è stato nessun tipo di contatto con chicchessia – ha ribadito Abete - e ad oggi non è stato programmato. Dopo la qualificazione ai Mondiali, ci vedremo con Prandelli e ragioneremo del futuro. Ma, a valle del ragionamento, ci sarà la trasparenza di comunicazione e chiarezza”.
Infine Abete ha risposto ad una domanda sulla possibilità che Roma avanzi la propria candidatura per le Olimpiadi del 2024: “E' un argomento che lascio ben volentieri sia alla responsabilità e al ruolo del presidente Malagò che alla Giunta del Coni, di cui faccio parte. Sapevamo che, dopo la vittoria di Tokyo, si sarebbe riaperta la possibilità di una candidatura per il 2024 e in un paio di anni bisognerà fare chiarezza. Lasciamo che si apra un dibattito tra Coni, Governo, istituzioni, Roma o Milano: anche noi abbiamo avuto le nostre problematiche per gli stadi, ognuno faccia la propria parte”.
In mattinata il presidente ha partecipato, presso il centro tecnico di Coverciano, alla tavola rotonda intitolata “Dopo il triplice fischio” che
ha concluso la terza edizione del corso “A.I.C. - Ancora In Carriera”, un’iniziativa che si inserisce nello spirito dell'Associazione per dare ai ragazzi la possibilità di proseguire la loro carriera anche dopo aver smesso di giocare. La presenza del presidente federale testimonia la condivisione del progetto da parte della Figc: “E un'iniziativa giovane ed importante – ha sottolineato Abete - che pensa non solo al presente e non abbandona chi ha dato tanto al calcio pensando al futuro”.