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Abete dopo Sofia: “Atti indegni che danneggiano l’immagine dell’Italia”

lunedì 13 ottobre 2008

Abete dopo Sofia: “Atti indegni che danneggiano l’immagine dell’Italia”

“C'è grande amarezza e dolore per quello che è avvenuto sabato sera a Sofia, comportamenti inaccettabili che hanno provocato un danno all'immagine del nostro Paese  Non si tratta di bravate o ragazzate: sono atti indegni e offensivi per la storia dell’Italia e per chi crede nei valori di rispetto, tolleranza e democrazia": il presidente della Figc Giancarlo Abete dice basta ai tifosi violenti, basta al permessivismo, dopo l’ennesima pagina “nera” vissuta dal calcio. Stavolta in occasione di una gara della Nazionale, che non aveva precedenti.

Ai microfoni di Radio Anch'io lo sport, il presidente federale aggiunge: ““lo stato d'animo è di grande amarezza e dolore, ma anche di grande serenità perchè tutti quanti insieme, la Federazione il ministero dell'Interno e l'opinione pubblica, sappiamo che il percorso già avviato per isolare tali persone è lungo, è iniziato e sta continuando. La Federazione ha messo molta attenzione nella vendita dei biglietti per la gara contro la Bulgaria. I tagliandi d'accesso sono stati rilasciati previa verifica e non sono stati rilasciati a tre persone che risultavano diffidate. Abbiamo nomi, cognomi, carte d'identità, numero di posto e fila di tutte le persone che hanno assisto alla partita. C'è da dire che lo stadio di Sofia non aveva nessun sistema di controllo, nè tornelli e quant'altro per verificare se c'è stato l'ingresso di qualcuno che non aveva niente a che fare con i reali acquirenti dei biglietti”.

Il messaggio di Abete è molto chiaro: “Da questo momento, per le trasferte dell'Italia, non chiederemo più biglietti per i nostri tifosi finchè non avremo certezze e faremo verifiche. Per la partita con il Montenegro ci stiamo organizzando con il Ministero. Abbiamo venduto 100 biglietti al Montenegro e saranno disponibili altri 500 tagliandi il giorno della partita. Rafforzeremo verifica su acquirenti e le misure di sicurezza”.