Abete e Alemanno, impegno per la sicurezza degli impianti sportivi
lunedì 9 febbraio 2009
La sicurezza nello sport è sicurezza nella vita: è questo lo slogan dell’Associazione Alessandro Bini, il calciatore quattordicenne deceduto un anno fa dopo aver sbattuto contro la maniglia del bocchettone dell’impianto di irrigazione dello stadio durante il match dei Giovanissimi Provinciali tra l'Almas Roma e il Cinecittà Bettini. E l’impegno per la sicurezza degli impianti sportivi è stato il filo conduttore dell’incontro che si è svolto questa mattina in Campidoglio per la presentazione del libro intitolato “La terza porta, vita breve di un giovane campione”, scritto da Vito Manduca con il patrocinio dell’Ufficio Sport del Comune di Roma.
Un impegno comune tra il sindaco Gianni Alemanno e il presidente della Figc Giancarlo Abete, che hanno sottolineato l’importanza di questo aspetto a tutela della vita di quanti svolgono un’attività sportiva.
La “Terza Porta” nel pensiero dell’autore è una metafora che, raccogliendo le testimonianze appassionate di chi voleva bene ad Alessandro, vuole tenere vivo il ricordo e l’attenzione di tutti. Alla manifestazione sono intervenuti, oltre al sindaco Alemanno e al presidente della Figc Abete, anche il presidente del Comitato Regionale del Lazio Barelli, il vice presidente dell’Aia Sagrestani, il segretario del Settore Giovanile e Scolastico Barbara Benedetti, il delegato allo Sport del Comune di Roma Cochi, il consulente del sindaco per le attività sportive Capua, il consigliere regionale Foschi.