Abete fa il punto su Nazionale, Mondiali, Euro 2016 e tessera del tifoso
lunedì 16 novembre 2009
I Mondiali in Sudafrica, il futuro di Lippi e del tecnico dell’Under 21 Casiraghi, Cassano, la tessera del tifoso, Euro 2016: sono tutti gli argomenti affrontati oggi dal presidente della Figc Abete in una lunga intervista telefonica ai microfoni de “La Politica nel pallone” su Gr Parlamento.
LA NAZIONALE E LIPPI – “Dobbiamo partire per il Mondiale con le idee chiare. Sappiamo che un Campionato del Mondo può avere risultati diversi, non possiamo metterci a valle del Mondiale per riprogrammare un'attività che riprenderà immediatamente dopo. Ci sono ancora tanti passaggi e tanti mesi, è naturale che la Federazione dovrà avere le idee chiare”.
CASSANO _ “E’ un ottimo giocatore, una persona a cui si vuole bene naturalmente e che è stato nel gruppo della Nazionale a Euro2004 e a Euro2008. Poi però bisogna fare una valutazione tra le qualità del giocatore e la funzionalità del giocatore stesso nella squadra, secondo le considerazioni del tecnico. E' un'opinione legittima e responsabile. Come è giusto che chi ammira Cassano chieda che venga convocato, è naturale e normale che Lippi non lo convochi, non per puntiglio ma per convinzione. Rimane una situazione di scelta professionale da parte del commissario tecnico che va rispettata. Lippi è una persona capace e perbene, è rimasto legato a un progetto e vuole difendere un Mondiale che ha vinto. Lasciamoglielo difendere rispettando le sue scelte”.
EURO 2016 – “Il nostro handicap sono gli stadi. E la candidatura congiunta con la Francia non penso sia più di attualità, dobbiamo andare avanti con le nostre forze. Siamo a 3 mesi dalla presentazione del dossier alla Uefa: a metà dicembre faremo il punto, a febbraio bisogna superare il vaglio tecnico di una commissione per andare avanti fino al voto dell'esecutivo. Il nostro handicap, ripeto, sono gli stadi. Se passa il disegno di legge attualmente all'esame del Parlamento non significa che i problemi sono stati risolti. Il disegno di legge non è una panacea per tutti i mali. Se però non va avanti, si determinano conseguenze negative”.
IL FUTURO DI CASIRAGHI – “Battiamo il Lussemburgo domani e l'Ungheria a marzo e poi vediamo, la qualificazione è compromessa ma non definitivamente”.
GLI ORIUNDI – A Pazzini che si è lamentato della “presenza” di Amauri in attesa di passaporto italiano, il presidente Abete ha risposto:”C’è una politica sportiva di carattere generale della Federcalcio che tende a non allargare oltre misura la presenza di giocatori che non sono nati in Italia all'interno della squadra nazionale. Zarate? Nessun dirigente della Figc ha mai parlato con Zarate o suo fratello. Piuttosto mi piacerebbe far ringiovanire Gigi Riva, da troppi anni non vediamo un attaccante che riesca a segnare con continuità in Nazionale. Del Piero e Totti? Aspettiamo che riprendano a giocare alla grande e poi torneremo sull'argomento”.
TESSERA DEL TIFOSO – “Bisogna continuare a investire nel dialogo però per farlo bisogna essere in due. Da una parte è necessario essere rispettosi delle posizioni critiche che vengono sul versante della tessera, dall'altra, se ci sono queste situazioni, è perchè c’è qualcuno che è convinto che lo stadio sia una proprietà privata e questo non è accettabile. Bisogna andare a rivedere il quadro normativo, ma anche coloro i quali manifestano contro la Tessera si rendano conto che, se non ci fossero gli eccessi di comportamento negli stadi, il problema della Tessera non si sarebbe posto. Non è accettabile il clima di tensione che si viene a creare negli stadi”.