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Abete: “Lotta al razzismo e riforma della giustizia sportiva le priorità”

lunedì 21 gennaio 2013

Abete: “Lotta al razzismo e riforma della giustizia sportiva le priorità”

"Il recupero dei valori è il nostro obiettivo per questo 2013, eliminare gli episodi di razzismo è la priorità del nostro lavoro". Queste le parole del presidente della Figc Giancarlo Abete, intervenuto ai microfoni di Sky Sport 24 e di ‘Radio Anch’io Sport’.
“E’ un dato di fatto – ha ammesso il presidente federale - che ci siano dei fenomeni di razzismo in Italia e in tanti Paesi, è un problema che si avverte a livello europeo e mondiale e bisogna parlarne, aumentare l'attività formativa, aumentare il livello delle sanzioni perché queste persone devono andare fuori dagli stadi. Ma bisogna evitare le generalizzazioni, altrimenti si rischia di far venir meno la capacità di reazione dei tanti che non si sono riconosciuti in questi atteggiamenti. Più i problemi si affrontano alla radice, più l'attività formativa avviene a monte e non a valle, più si ottengono risultati".

Abete ha anche affrontato il tema della responsabilità oggettiva rispetto ad episodi di razzismo, tornando sulle dichiarazioni del presidente della Fifa Blatter secondo il quale è giusto punire più duramente i club anche con penalizzazioni e retrocessioni: “Oggi le penalizzazioni per reiterati episodi sono già previste all'interno dell'ordinamento sportivo,  ma bisogna mettersi d'accordo su come gestire la responsabilità oggettiva: in alcune situazioni si vuole che venga azzerata, ma poi si chiede la retrocessione a fronte del comportamento di 30-40 persone, così è difficile fare un ragionamento serio. Su questo bisogna fare chiarezza”.

Per quel che riguarda le modalità per interrompere una partita il numero uno della Figc ha ricordato le direttive ribadite anche in occasione dell’incontro con il Capo della Polizia Manganelli: “Esiste una circolare ministeriale che prevede che la titolarità per l'interruzione delle partite spetta al responsabile dell'ordine pubblico. E' stato rafforzato il coordinamento tra giocatore, arbitro, quarto uomo e responsabile dell'ordine pubblico, ma per l'interruzione della partita l'arbitro non può decidere da solo, ci deve essere la condivisione di tutti i soggetti che hanno la responsabilità della sicurezza di tutto lo stadio".

Non poteva mancare il capitolo calcio scommesse: “Se non fossi preoccupato, sarei un
irresponsabile. Conviviamo con le indagini delle procure della Repubblica da 20 mesi e ci aspettano tanti altri mesi impegnativi, basti pensare alla richiesta di prosecuzione delle indagini a Cremona". Il presidente della Figc ha ammesso che una figura come Simone Farina, l’ex calciatore del Gubbio che tra i primi denunciò un tentativo di illecito, avrebbe fatto comodo al Paese: "Non è stata una bella immagine per il calcio italiano che sia dovuto andare all'Aston Villa per continuare il suo impegno. Ma prima ancora di andare in Inghilterra e anche dopo ha sempre saputo che quando vorrà tornare in Italia le porte della Figc saranno sempre aperte”.
Il presidente del Napoli De Laurentiis  si è lamentato per il fatto che i procedimenti disciplinari a campionato in corso falsano il torneo: "La procura federale – ha sottolineato Abete – non può operare autonomamente, i processi sportivi sono a valle di un processo penale, non è corretto pensare che la giustizia sportiva operi come una campagna trasferimenti. Detto questo è giusto fare una riflessione sul fatto di dare punti di penalizzazione in corso di campionato per la responsabilità oggettiva, che è diversa da quella diretta".

Una battuta anche sulla Lega di Serie A, che venerdì ha confermato alla presidenza Beretta: “E’ stato eletto regolarmente ed è stato ritenuto in  grado di svolgere la sua funzione. Detto ciò – ha sottolineato Abete - dal momento che c'è stata una frattura importante con i club che non lo hanno votato, si  ritrovi l'unità della Lega. Tutte le componenti sono espressione di  interessi specifici, ma bisogna fare uno sforzo e capire che bisogna guardare l'interesse generale. La Lega porti avanti una politica sportiva di proposta e non di rivendicazione''.

Dopo aver salutato il ritorno nel campionato italiano di Giuseppe Rossi: "E' stato fino ad ora sfortunato ma è un patrimonio del calcio italiano e benissimo ha fatto la Fiorentina a prenderlo”, Abete ha parlato di Mario Balotelli: “Sarei contento di rivederlo in Italia, ma dipende dalle scelte tecniche  e dai bilanci di poche società, perché poche società possono permettersi Balotelli".