Abete: “Nel 2011 grande attenzione a vivai, regole e equilibri economici”
venerdì 7 gennaio 2011
L’anno del centenario della Nazionale, il 2010, non è stato quello che si dice un buon anno per il calcio italiano. L’Italia ha vinto nella sua storia quattro titoli Mondiali, ma ha conosciuto anche il sapore delle amarezze. E proprio da queste il presidente della Figc Abete vuole ripartire con l’augurio che il 2011 porti nuovi successi al mondo del pallone. “Sono stati 100 anni di grandi soddisfazioni tra Mondiali ed Europei – sottolinea il numero uno della Federazione intervenendo alla trasmissione Radio Anch’io Lo Sport su Gr Parlamento - ma non sono mancate le amarezze, come quelle vissute in Sudafrica. La maglia azzurra resta però un punto di riferimento per tutto lo sport italiano e adesso il nostro impegno é rivolto al 2011: dobbiamo ripartire dopo le delusioni, in noi c'è l'orgoglio e la responsabilità di rappresentare il Paese. Questo vale per i giocatori, per i tecnici e i dirigenti, abbiamo tutti la consapevolezza che si può regalare un sogno perchè fortunatamente il calcio continua a offrire grandissime emozioni”.
Abete assicura che nel 2011 ci “sarà grande attenzione nei confronti dei vivai nazionali, perchè le selezioni sono un patrimonio della Federazione e del calcio italiano, anche se non tutti i club li valorizzano. Per il resto, la Figc si propone di garantire la giustizia sportiva e arbitrale, oltre ad un equilibrio economico, che verrà contrassegnato anche dai punti di penalizzazione. Dispiace che motivazioni di carattere economico incidano sulle classifiche, come sta succedendo in particolare in Lega Pro, ma è giusto premiare chi rispetta le regole”.
Sarà anche un anno importante per il fair play economico voluto dal presidente, Uefa, Michel Platini, ma anche per la riforma dei campionati. E a proposito di torneo, Abete parla della diciottesima giornata che si è giocata ieri: “E’ un campionato interessante, con molte squadre che possono dire la loro sul versante scudetto e nella lotta per la Champions League c'è un affollamento maggiore di potenziali società interessate a ottenere posizioni di vertice. A febbraio riprendono Champions ed Europa League e bisogna stare attenti anche alla realtà internazionale perché, se il 2010 è stato l'anno dei grandi successi dell'Inter, in generale c'è stata una perdita di competitività sia a livello di nazionale che di club”.
Ieri è stata anche la giornata di due debutti importanti, quello di Cassano con la maglia del Milan e quello di Leonardo sulla panchina dell'Inter. “Prandelli – sottolinea Abete – aveva già detto che, non appena Cassano si fosse messo nelle condizioni di essere valutato, sarebbe rientrato. Non dimentichiamo che con noi si è fermato solo per l'amichevole contro la Romania quando eravamo nel pieno della complessa vicenda con la Samp. Lui e Balotelli restano due punti di riferimento della Nazionale, ma come detto più volte c'è la necessità di avere rendimenti e comportamenti che devono assicurare una linea di continuità visto che sono due campioni, senza dimenticare che il calcio è un gioco di squadra e, al di là dei singoli, se non cresce tutta la squadra la competizione diventa complessa”.
Da Cassano a Leonardo. “E' una persona positiva a 360 gradi, il calcio ha bisogno di personaggi che, come lui, si propongono con entusiasmo, passione e capacità di ragionamento. Ci troviamo di fronte ad un tecnico che, già come giocatore e come dirigente, aveva raccolto indici di gradimento altissimi perchèha sempre parlato con schiettezza ed equilibrio. Al di là della sua lunga storia con il Milan, è gradito a tutti in termini di consenso e questo succede a pochi, in genere ai grandi personaggi”.
Abete affronta anche l'argomento tecnologia e ribadisce: “La Figc è sempre stata favorevole all’uso della tecnologia per il "gol non gol", siamo in contatto con la Fifa e a febbraio è previsto l'esperimento sul campo, sia in orari diurni che notturni, relativamente alla proposta Cnr-Figc-Udinese proprio su questo fronte. Sappiamo che la linea di indirizzo di Fifa, Uefa e anche International Board è per i due arbitri supplementari, noi siamo pronti a sostenere questa linea, ma cercheremo di essere protagonisti anche nell'utilizzo della tecnologia solo per i casi limitati al cosiddetto 'gol non gol'”.