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Abete: “Prima il parere dell’Alta Corte, poi nominerò il commissario”

mercoledì 10 novembre 2010

Abete: “Prima il parere dell’Alta Corte, poi nominerò il commissario”

“I tempi stringono e la nomina del Commissario ad acta, allo stato delle cose, appare sempre più una strada obbligata. Nel frattempo, la Figc continuerà ad attivarsi per verificare se ci sono le condizioni per la ripresa del dialogo fra Assocalciatori e Lega di Serie A, ma abbiamo alle spalle 9 incontri senza esito, eppure su sei punti qualificanti della trattativa il lavoro di mediazione della FIGC aveva avvicinato significativamente le parti ”: nel corso della conferenza stampa convocata per oggi, il presidente della Figc Giancarlo Abete, prima di procedere alla nomina del commissario ad acta per risolvere la questione legata al rinnovo del contratto collettivo dei calciatori scaduto lo scorso 30 giugno, ha annunciato che chiederà il parere all'Alta Corte di Giustizia presso il Coni per chiarire le funzioni da delegare al commissario e gli effetti del suo lavoro.
Dopo la decisione presa ieri dall'assemblea dei presidenti della Lega di Serie A di non accettare l’ipotesi di Abete per la ripresa del confronto, il presidente federale ha voluto rappresentare il percorso che la Figc intende seguire: “Nel pomeriggio di oggi la Federazione - ha spiegato Abete - chiederà alla Lega di serie A e alla Aic di inviare un testo definitivo con le rispettive proposte. Il commissario ad acta sarà nominato all'inizio della prossima settimana, dopo che avremo ricevuto il parere dell'Alta Corte di Giustizia : vogliamo sottolineare l’urgenza della situazione, ma per il rispetto dovuto all’Alta Corte, non possiamo certo essere noi a dettare i tempi. L'identificazione e la nomina del commissario spetta al presidente della Federcalcio, stiamo già facendo le nostre riflessioni per trovare una persona professionale, di qualità, scevra da interessi con le parti”.
Nello stesso modo, Abete è fiducioso sul comportamento da parte dell’Assocalciatori: “Lo sciopero (nei confronti del quale resto di parare contrario) è un problema che non mi pongo, il mancato rispetto dell'impegno assunto dall’Aic è uno scenario che non voglio prendere in considerazione. Ho fiducia che il sindacato mantenga l'impegno preso lo scorso il 21 settembre e non prenda decisioni per un eventuale stop al campionato prima del 30 novembre. Quello del commissario è un lavoro di sintesi, non parte da zero, e pensiamo che 10-15 giorni siano sufficienti per elaborare un accordo collettivo, dunque entro la data del 30 novembre, che ci siamo dati concordemente come scadenza della trattativa”.