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Abete ribadisce: “Separare procedimenti penali e ordinamento sportivo”

giovedì 17 novembre 2011

Abete ribadisce: “Separare procedimenti penali e ordinamento sportivo”

“Il tavolo politico? Sembra che ci sia la disponibilità a farlo. E’ un momento importante, spero che la disponibilità sia confermata anche nel momento in cui bisognerà fare ulteriore chiarezza e approfondire i contenuti”: lo ha dichiarato il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, ai microfoni di Sky a margine del convegno "Cosa significa gestire una società di calcio" che si è svolto questa mattina a Novara, dove il presidente federale è intervenuto in compagnia del vice presidente Demetrio Albertini.
Ma il presidente ha anche ribadito la necessità di una separazione tra procedimenti penali e ordinamento sportivo: "Fare collegamenti tra i procedimenti penali e l'ordinamento sportivo è una violenza nei confronti del mondo sportivo. Sono due ordinamenti diversi - ha aggiunto Abete - per questo avevo detto che qualunque sarebbe stato l'esito della sentenza di primo grado (al processo di Napoli, ndr), era un grave errore e una forzatura andare a vedere faziosamente gli effetti che poteva avere. Il calcio vive in un sistema di regole: è singolare e anche folcloristica la posizione di chi vuole estrapolare la posizione di una società, lascia il tempo che trova. Sono d'accordo con il presidente Petrucci quando dice che c'è il tentativo di molti di portare il calcio fuori dalla dimensione sportiva. E non si tratta - ha spiegato il presidente della Figc - di un riferimento voluto, perchè devo dire che c'è ricchezza di possibilità di fare esempi. Bisogna non avere la presunzione, e lo dico nel senso più rispettoso del termine, di pensare di poter modificare delle norme automaticamente in due o tre casi perchè in questo modo non si va da nessuna parte. È un problema complessivo - ha detto ancora Abete - dobbiamo capire che l'ordinamento sportivo è in questo contesto. Anche se ci fossero innovazioni sull'ordinamento nazionale statuale, i club operano in una realtà Uefa e Fifa che è primaria. Parliamo di dimensioni sovranazionali cui la federazione dà un contributo a livello Uefa e tutti i soggetti, in primis i grandi club, danno un apporto all'interno del sistema ordinamentale italiano”.