Abete: “Sui costi sempre massima attenzione da parte della Figc”
lunedì 7 giugno 2010
“Il dibattito che si è aperto sui premi degli azzurri mi sembra un dibattito più di politica in senso stretto che non di politica sportiva. Noi siamo in linea con la politica che fa il Coni: il presidente Petrucci ha ricordato di essere attenti ai costi e su questa linea vogliamo andare avanti. Tutte le risorse che arriveranno ai giocatori arriveranno dai risultati sul campo. Abbiamo dei ricavi e dei costi e anche per il 2006 il saldo si è chiuso in attivo. Gli introiti ottenuti dalla Fifa sono stati superiori ai costi”: dai microfoni di Radio Anch'Io Lo Sport, il presidente della Figc Abete interviene sulla polemica innescata dal ministro della Semplificazione legislativa Roberto Calderoli.
Abete sgombera il campo da qualsiasi dubbio: “Nel bilancio della Federazione – sottolinea - c'è un capitolo dedicato a costi e ricavi di Mondiali ed Europei e in queste sezioni siamo in attivo. Inoltre le risorse per i giocatori verranno da ricavi connessi al Mondiale”:
Tra l’altro la Figc non ha ancora discusso con i giocatori l’entità dei premi, che riceveranno solo nel caso l’Italia arrivasse tra le prime tre. “I giocatori non hanno posto il problema, dei premi non se ne è ancora parlato - ha detto Abete - così come non se ne parlò prima degli Europei del 2008. La dirigenza sportiva della Federazione, tra l'altro, è molto attenta alle compatibilità economiche. Io da 22 anni sono in Federazione e in questo periodo non ho percepito neanche una diaria. Noi diamo il buon esempio da sempre”. In merito ai premi elargiti dalla Fifa per i Mondiali, Abete ha sottolineato che “si va dagli otto milioni di dollari per la partecipazione alla prima fase ai 30 milioni di dollari per la vincitrice del torneo e rispetto ai Mondiali del 2006 la Fifa ha aumentato il premio per la prima classificata, come accadde anche ad Euro 2008 rispetto ad Euro 2004”.
Quanto agli stipendi che le società garantiscono ai calciatori, Abete ha puntualizzato che “la Figc può fare una operazione di stimolo sui club, ma i club spendono risorse private”.
Dopo la replica al ministro Calderoli, il “caso” Marchisio. “E' un video poco decifrabile, ma fare un processo alle intenzione mi sembra esagerato. Le dichiarazioni rilasciate da Marchisio sono chiare e mi fermerei qui”: il presidente della Figc reputa inesistente il “caso” Marchisio, protagonista di un video su Youtube che lo ritrae mentre canta l'inno nazionale prima dell'amichevole con la Svizzera e sembrerebbe dire qualcosa di diverso dal testo del brano.
Da Abete infine un messaggio alla Nazionale: “ Un grosso in bocca al lupo a tutti; abbiamo una grande storia da difendere e cercheremo di farlo con orgoglio. C'è consapevolezza della forza del gruppo ma anche di quella dei nostri avversari”.