Accordo collettivo. Abete chiede a Lega di A e Aic un impegno preciso
lunedì 10 ottobre 2011
Un impegno preciso e un’assunzione di responsabilità è la richiesta avanzata dal presidente della Figc Abete alla Lega di serie A e all’Aic sull’accordo collettivo. “Il 5 settembre – ha sottolineato il presidente federale ai microfoni di Radio Anch’io Sport - abbiamo firmato l'accordo collettivo tra la Lega di Serie A e l'Assocalciatori: le parti si erano prese 30 giorni per modificare, eventualmente, il famigerato articolo 7, relativo alle rose di prima squadra e agli allenamenti differenziati, invece non c'è stato neanche un incontro e questo conferma la posizione che la Federazione ha sempre avuto, che di fatto non era l'art. 7 o la sua interpretazione la motivazione di questo contrasto. Con molti mesi di anticipo voglio responsabilizzare la Lega di A e l'Aic che si mettano subito a lavorare al nuovo accordo collettivo che scade il 30 giugno 2012, per non dar luogo ad un'altra nuova sceneggiata che abbiamo vesto negli ultimi tempi”.
Parole chiare da parte del presidente Abete, che aggiunge: “Non vorrei che l'aspettativa di fare una campagna trasferimenti dal 1° luglio, senza l'accordo collettivo, determinasse lungaggini che la gente non capirebbe, è il momento della responsabilità non delle convenienze”.
Altri argomenti sono stati affrontati da Abete nel corso dell’intervento radiofonico. Un applauso alla Nazionale “per la personalità dimostrata nella gara di Belgrado” e un in bocca al lupo per l’incontro di domani a Pescara contro l’Irlanda del Nord, quindi una riflessione sulla legge sugli stadi: “E’ un gradino importante che farà crescere il nostro calcio. I risultati si vedono già a Torino, con il nuovo impianto della Juventus. Oggi pomeriggio avremo un incontro dal sottosegretario Crimi con i presidenti delle Leghe per poter fare ulteriori riflessioni”.
Infine il presidente ha parlato anche della lettera inviata dalla Uefa alla Figc , nella quale si chiedono chiarimenti da inviare entro il prossimo 19 ottobre, in merito allo scudetto titolo 2005-06 revocato alla Juventus e assegnato all'Inter: “La Uefa aveva anticipato che avrebbe chiesto informazioni alla federazione, mi sembra che le parole di Platini siano state chiare al riguardo. La Figc ha un compito diverso da quello di alimentare polemiche, noi risponderemo con grande serenità alla Uefa e siamo convinti che le nostre risposte potranno soddisfare le richieste”.