‘Action Training’: a Coverciano i top manager si ‘mettono in gioco’
lunedì 28 settembre 2015
Migliorare la performance lavorativa grazie alla passione, alla motivazione e allo spirito di gruppo: è stato questo uno dei temi affrontati in occasione della nuova edizione di “Action Training - Leadership & Performance Training: dalla squadra in gioco al gioco di squadra”, l’incontro – svoltosi tra venerdì 25 e sabato 26 settembre - organizzato da Challenge Network, società leader nella consulenza e formazione manageriale con approccio esperienziale, in collaborazione con la FIGC.
Al Centro Tecnico di Coverciano, una platea composta dai Top Manager di alcune importanti aziende italiane ed internazionali, si è ritrovata in aula, per una vera e propria full immersion di Action Training, volta a migliorare la capacità di gestire e motivare un team, e cercando di porre in relazione le strategie di una squadra calcistica con quelle organizzative e manageriali di un’azienda: durante la due giorni di lavoro, i Top Manager hanno avuto anche l’occasione di indossare gli scarpini da calcio e di calcare i campi di Coverciano, mettendosi direttamente “in gioco”, tra allenamenti e partita.
Tra gli interventi in aula, anche quello del Direttore Generale della Federcalcio, Michele Uva, che ha ripercorso la propria carriera professionale, focalizzandosi sugli obiettivi di un manager: “All’interno di un’azienda, qualsiasi cosa decidiamo di fare oggi non è sufficiente per eccellere domani – ha argomentato Uva – Bisogna avere un approccio più a lungo termine nelle decisioni manageriali”.
I lavori sono stati inaugurati venerdì mattina da Luigi Di Biagio, tecnico della Nazionale Under 21, che ha incentrato il proprio intervento sulla leadership, attraverso la propria esperienza di allenatore con i ragazzi: “Rapportarsi con il gruppo è sempre un motivo di crescita – ha detto Di Biagio ai Top Manager presenti – La gestione di più persone è sempre l’aspetto più importante. Bisogna riuscire a trasmettere tutto e a farsi comprendere: possono bastare anche poche e semplici parole, ma è fondamentale far capire quali siano le nostre idee e le nostre intenzioni. Troppo spesso diamo per scontati molti concetti: bisogna invece essere chiari, a costo di essere ripetitivi. Nel mio caso specifico, lavorando con i ragazzi, è importante non parlare mai degli obiettivi minimi, ma di quelli massimi, per alzare l’asticella delle ambizioni”.