Attualità

Al via a Bucarest la conferenza sulla sicurezza organizzata da UEFA e Unione Europea

giovedì 8 settembre 2016

Al via a Bucarest la conferenza sulla sicurezza organizzata da UEFA e Unione Europea

Responsabilità e rischi. Due le parole chiave che hanno aperto a Bucarest l'annuale conferenza sulla sicurezza organizzata dalla UEFA e dall'Unione Europea che riunisce in due giorni di lavori le Federazioni affiliate, i responsabili sicurezza dei club impegnati nelle competizioni UEFA, i rappresentati delle forze di polizia che collaborano nella preparazione delle manifestazioni continentali, esperti del settore.

La conferenza, con oltre 300 partecipanti, è stata introdotta da Frantisek Laurinek, membro del Comitato Esecutivo UEFA e Vice Presidente della Commissione Stadi e Sicurezza UEFA, e dal Presidente della Federazione calcistica rumena Razvan Burleanu.

I temi, come detto, quelli delle responsabilità degli attori che organizzano gli eventi calcistici e dei rischi connessi allo svolgimento delle manifestazioni. Il messaggio unanime è quello di rafforzare la cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti - autorità nazionali, federazioni, club - per rispondere ad ogni genere di problematica. Il mutato contesto internazionale determinato dalle minacce terroristiche impone un maggiore approccio integrato tra le autorità e gli organizzatori sportivi. La cooperazione tra le forze di polizia a livello internazionale diventa determinante nello scambio di informazione e nel favorire un adeguato piano di prevenzione contro ogni rischio. Tra i temi toccati, la necessità di garantire il migliore livello di comfort e servizi negli stand per gli spettatori, allontanando ogni potenziale rischio quali ad esempio quelli derivanti dall'utilizzo di artifizi pirotecnici.

 Per l'Italia partecipano il Coordinatore Nazionale dei Delegati Sicurezza e membro della commissione UEFA Stadi e Sicurezza, Giovanni Spitaleri, i responsabili sicurezza e Stadium manager dei club impegnati in Europa (Juventus, Napoli, Roma, Inter, Sassuolo), i responsabili del Ministero dell'Interno, del CNIMS (Centro Nazionale Informazioni Manifestazioni Sportive) e delle Questure delle città coinvolte.