Al via il progetto a favore delle calciatrici afghane e del tecnico di Herat accolti a Firenze
L’iniziativa, promossa dalla FIGC insieme ad AIC, AIAC, Comune di Firenze, COSPE e CARITAS, comprende l’apprendimento della lingua italiana e percorsi di indipendenza tramite la mobilità sul territorio e la pratica calcisticamercoledì 15 dicembre 2021
Con la consegna di materiale sportivo e biciclette, venerdì 17 dicembre a Coverciano prenderà ufficialmente il via il progetto di assistenza a favore delle calciatrici e del tecnico del Bastan FC, squadra di Herat, accolti a Firenze a seguito dell’emergenza umanitaria in Afghanistan.
L’iniziativa, promossa dalla FIGC insieme ad Assocalciatori, Assoallenatori, Comune di Firenze, COSPE e CARITAS, consisterà in due fasi progettuali. La prima fase riguarderà l’acquisizione di autonomia attraverso l’apprendimento della lingua italiana, percorsi di indipendenza tramite la mobilità sul territorio e la pratica calcistica. La FIGC contribuirà alla fornitura di abbigliamento sportivo per gli interi nuclei familiari, mentre AIAC ed AIC provvederanno a coprire i costi relativi all’attivazione del corso di Italiano, rivolto non soltanto ai quattro componenti della squadra, ma esteso agli interi nuclei familiari. L’AIAC, responsabile della formazione tecnica e degli allenamenti delle calciatrici e del tecnico di Herat, che sarà iscritto ad un corso di allenatore di base, si occuperà anche della prima fase di allenamento del gruppo presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, a cui attraverso l’AIC seguirà l’inserimento delle giocatrici in una squadra locale. L’Assoallenatori donerà delle biciclette per favorire gli spostamenti sul territorio
Giocano un ruolo prezioso nel progetto il Comune di Firenze, CARITAS e COSPE, favorendo i processi di empowerment attraverso le sinergie attivate sul territorio. Sono già stati messi a disposizione dei computer per ogni nucleo familiare per soddisfare le esigenze studio/lavoro. La seconda fase dell’iniziativa, che sarà avviata a partire dal 2022, vedrà il riconoscimento dei titoli di studio delle giocatrici per poter completare la formazione accademica in Italia nonché percorsi di autonomia e orientamento sul mercato del lavoro e pratica calcistica.