Alla conferenza Uefa sulla sicurezza i numeri sugli incidenti del 2011/12
venerdì 14 settembre 2012
A Vienna, nella seconda giornata dell'annuale conferenza sulla Sicurezza organizzata dalla UEFA e dall'Unione Europea con il supporto del gruppo di esperti in sicurezza dell'agenzia Think Tank, c’è stato un significativo scambio di opinioni sulle tematiche della sicurezza in occasione degli incontri di calcio.
I lavori sono stati introdotti da Frantisek Laurinec, che ha illustrato l'obiettivo del tema della conferenza: "Raising the bar, significa offrire le migliori condizioni di sicurezza per i tifosi per vivere al meglio lo spettacolo calcistico. Senza sicurezza, vengono meno le condizioni per assistere alle partite e le opportunità anche economiche e di immagine per i club e le città che ospitano i tifosi".
E' stata poi la volta di Loucas Louca, Ministro della Giustizia e Ordine Pubblico di Cipro, il quale è intervenuto in rappresentanza della Presidenza dell'Unione Europea: "Nonostante i grandi passi in avanti in termini di cooperazione di polizia, scambio di informazioni, best practice UEFA e impegno dei club – ha spiegato - gli incidenti continuano ad accadere. Non bisogna abbassare la guardia, gli incidenti possono verificarsi, ma ciò che non è accettabile è che ci si trovi impreparati in questi casi. Occorre uno sforzo comune per obiettivi comuni".
E' poi intervenuto Gianni Infantino: "La sicurezza è una priorità per la UEFA. Voglio ribadire il concetto di unità tra tutti coloro che sono coinvolti nella preparazione, organizzazione e gestione dell'evento. Senza l'apporto di tutti i soggetti con responsabilità, non si raggiungono obiettivi comuni. Occorre trovare un equilibrio tra le grandi e crescenti risorse che il calcio riesce a generare anche in un periodo di austerità e gli investimenti in termini di confort negli stadi e sicurezza. Anche il Financial Fair Play va in questa direzione: investire nelle strutture come requisito per aumentare la sicurezza e la vivibilità degli stadi. Non è tollerabile che in quasi il 50% delle gare di Champions League della scorsa stagione si siano verificati incidenti. E' significativo se si pensa che si tratta del top level delle competizioni e che la Champions rappresenta anche l'immagine del calcio di massimo livello. Cosi come non è tollerabile avere episodi di razzismo e discriminazione negli stadi che minano la credibilità delle competizioni".
Molto interessante l'analisi di Kenny Scott (UEFA Security Officer and UEFA adviser for Safety and Security) sui dati della passata stagione 2011/2012. Sono state monitorate 797 gare delle competizioni UEFA (Champions League, Europa League, EURO 2012, Under 21). In 366 gare si sono verificati episodi di incidenti che riguardano il tema della Safety e Sicurezza (46%).
- in Champions League: 108 incidenti su 213 incontri (51%)
- in Europa League: 212 incidenti su 480 incontri (44%)
- a Euro 2012: 46 incidenti su 99 incontri (46%)
- il 20% degli episodi verificatisi in Champions League sono stati classificati come "seri"
- il 15% di quelli in Europa League sono stati classificati come "seri"
- 16 incontri tra Champions e Europa League sono stati classificati come "molto seri".
Nel pomeriggio, i lavori sono stati aperti dall’intervento di Joyce Cook - Managing Director del CAFE (Centre for Access to Football in Europe), che ha parlato del tema dell'accessibilità degli impianti e della sicurezza anche per le persone con disabilità (parcheggi, accessi e biglietti, posti, servizi, gestione delle emergenze). Ha illustrato la nuova Guida per l'accessibilità degli stadi realizzata insieme con la UEFA. Piara Powar (Executive Director di FARE) ha affrontato il tema del contrasto al razzismo e ha reso noti i dati relativi alla fase finale di Euro 2012: sono stati rilevati 13 casi di razzismo/discriminazione (5 collegati a cori razzisti e 8 riferiti all'esposizione di striscioni/simboli), con 8 provvedimenti disciplinari avviati dalla UEFA. Daniela Wurbs ( rappresentante di FSE, Football Supporters Europe) ha trattato il tema della cooperazione con i tifosi per la prevenzione degli episodi di violenza e quello della conoscenza e condivisione delle aspettative dei tifosi.
La conferenza è stata conclusa dall'intervento di Michael van Praag, che ha moderato la discussione sul tema della qualità e del livello di gestione degli stadi: "Occorre aumentare la qualità degli standard di gestione degli stadi – ha spiegato - anche attraverso una maggiore attenzione agli aspetti di sicurezza e confort degli impianti. Non è solamente una questione di possibilità economiche per poter avere stadi moderni o rinnovati, ma soprattutto c'è la necessità di individuare quale priorità dell'organizzazione quella della soddisfazione dei tifosi che vogliono vivere gli eventi in sicurezza e tranquillità".