Alla Figc la concessione del Flaminio: destinato alle nazionali giovanili
mercoledì 26 febbraio 2014
Lo Stadio Flaminio riabbraccia il calcio. La Giunta capitolina ha approvato oggi la delibera che darà in gestione alla Figc per un anno, prorogabile a due, l’impianto romano costruito dall’architetto Nervi alla fine degli anni ‘50. Sarà la Federcalcio ad elaborare un progetto di fattibilità da sottoporre al Comune per il recupero, la messa a norma e la riapertura dello storico impianto romano, che sarà utilizzato prevalentemente per svolgere attività giovanile nonché per corsi di formazione per dirigenti sportivi e iniziative a carattere socioculturale, oltre ad essere la sede del museo della Fondazione Nervi.
“Vogliamo ringraziare il sindaco Ignazio Marino e la giunta capitolina – dichiara il direttore generale della Figc Antonello Valentini - per averci accordato l'opportunità di recuperare e restituire a vita un impianto storico come il Flaminio, chiuso dal 2012 e ormai in stato di abbandono. In questo impianto si è giocata la Serie A del 1990, quando erano in corso
i lavori all'Olimpico in vista dei Mondiali ed il rugby fino a due anni fa. E' nostra intenzione recuperarlo e restituirlo alla città. Abbiamo fatto un sopralluogo con l'assessore Pancalli,
ora presenteremo un progetto di fattibilità per il recupero e la messa a norma”. Secondo alcune stime, per rilanciare il Flaminio occorreranno tra i 12 e i 15 milioni.
''La nostra idea – prosegue Valentini - è quella di ospitare al Flaminio alcune attività
fondamentali della Federcalcio, farne un centro di allenamento delle nazionali giovanili e magari farci giocare dall'Under 21 in giù. E poi assicurare una sede adeguata al museo della Fondazione Nervi. Nessun monopolio, la nostra idea è quella di coinvolgere nel progetto anche altre federazioni, come pugilato, nuoto e scherma, che già hanno attività all'interno dell'impianto rispettandone le peculiarità. Dobbiamo verificare i costi. Con il recupero del Flaminio - conclude Valentini - vogliamo rafforzare il polo sportivo e culturale al servizio della città, in un quadrilatero che comprende già il Palazzetto dello sport, l'Auditorium e il Maxxi. Siamo disponibili a giocarci questa opportunità e siamo fiduciosi''.
"Oggi pomeriggio – aveva annunciato in una nota l’assessore alla Qualità della vita e allo Sport Luca Pancalli - la giunta capitolina ha proceduto all'assegnazione provvisoria alla Federazione Italiana Giuoco Calcio dell'impianto sportivo dello Stadio Flaminio. Per l'interesse manifestato dall'interlocutore e per la serietà e la garanzia che la Federcalcio vanta, l'Amministrazione Capitolina ha ritenuto di conferire per la durata di un anno, con la possibilità di rinnovare per l'anno successivo, la gestione dell'opera dell'architetto Nervi, certa che si tratti di un atto preliminare per una futura assegnazione definitiva.
La decisione della Giunta – si legge nella nota - intende dare avvio ad un percorso virtuoso di valorizzazione e di recupero di un'opera, che tanto ha rappresentato per la Città di Roma e tanto ancora rappresenterà per lo sport nazionale e locale. Inoltre, si tratta di un’operazione che sgrava le casse del Campidoglio di almeno 800mila euro all'anno per sostenere oneri manutentivi dell'impianto che, da più di un anno e mezzo, l'Amministrazione avrebbe dovuto affrontare".