APPROVATA LA RIFORMA PANCALLI IL CALCIO VOLTA PAGINA COL NUOVO STATUTO
lunedì 22 gennaio 2007
Con un apprezzamento sincero e un consenso quasi unanime alla linea Pancalli (su 309 aventi diritto al voto un solo no e un astenuto), l'Assemblea straordinaria della Federcalcio, presieduta da Pasquale De Lise, ha approvato il nuovo Statuto federale: la riforma delle regole passa così a larghissima maggioranza e, come è stato sottolineato da più parti, "segna una svolta epocale" e premia il lavoro portato avanti negli ultimi mesi dallo stesso Pancalli e dai due vice commissari Massimo Coccia e Luigi Riva. Cade il diritto di veto, il che significa che il nuovo presidente federale sarà eletto a maggioranza dei voti espressi, senza altri vincoli. Una maggiore efficienza della Giustizia sportiva (con 2 soli gradi di giudizio), più controlli sui bilanci delle società, autonomia arbitrale anche nelle nomine, nuovo regolamento degli agenti, valorizzazione dei vivai e del settore giovanile sono tra i punti qualificanti del nuovo Statuto che risponde all'esigenza di riscrivere le regole del calcio e avviare quella riforma che il prossimo Consiglio federale avrà il compito di portare avanti. "Sarebbe stolto pensare che il percorso riformatore si esaurisca con la riscrittura delle regole. Lo Statuto è una prima pietra, ma poi i nuovi organi eletti democraticamente dovranno attuare una precisa strategia politica che persegua l'obiettivo ultimo di ridare dignità e credibilità al mondo del calcio": a parlare è il Commissario straordinario della Figc Pancalli, che prosegue: "Il nuovo Statuto migliorerà la governance della macchina federale e la cancellazione del diritto di veto rappresenta un risultato storico, fondamentale. Il calcio non è un malato terminale e non solo può guarire, ma riacquistare, anche tra la gente, quella credibilità che gli spetta". Al termine dell'assemblea, rispondendo alle domande dei giornalisti, Luca Pancalli ha ribadito: "Confermo che il mio mandato si concluderà con la gestione commissariale. Il mio compito è stato quello di normalizzare l'ambiente. ora mi auguro che tutte le componenti sappiano dimostrare la stessa ragionevolezza dimostrata sullo statuto . Non sono convinto che la questione possa esaurirsi con un volto nuovo. Serve un uomo che abbia anche autorevolezza e grande esperienza di questo mondo". Pancalli si è quindi soffermato sui passi che hanno portato al via libera della riforma normativa. "Ho visto all'inizio una sorta di incapacità a dialogare e a lavorare in team - ha proseguito il Commissario straordinario - non deve passare il concetto che sono stati fatti passi indietro perchè la concertazione che è avvenuta non va confusa con l'idea di compromesso. Insieme a Massimo Coccia, abbiamo voluto la politica del confronto e del dialogo con tutte le componenti e questa scelta ha premiato il nostro lavoro, consentendoci di superare anche momenti delicati e controversi".