E’ uno dei personaggi più amati dello sport italiano, un maestro di calcio dalla battuta facile e tra gli allenatori più vincenti di tutti i tempi. Compie oggi 75 anni Giovanni Trapattoni, patrimonio dell’Italia del pallone e Ct della Nazionale dal 2000 al 2004. Fu lui a guidare gli Azzurri nella sfortunata spedizione del Mondiale 2002, con l’Italia eliminata dalla Corea del Sud agli ottavi di finale in una gara pesantemente condizionata dall’arbitraggio di Byron Moreno. E la buona sorte voltò le spalle alla sua Nazionale anche in occasione dei Campionati Europei del 2004, quando l’Italia non riuscì a superare il turno nonostante i 5 punti conquistati nel girone e in virtù del discusso pareggio per 2-2 tra Svezia e Danimarca che ci estromise di fatto dal torneo.
Dopo aver indossato per 17 volte la maglia azzurra da calciatore, prendendo parte ai Giochi Olimpici del ’60 e al Mondiale del 1962 in Cile, Trapattoni si è seduto sulla panchina della Nazionale per 44 volte (25 successi, 12 pareggi e 7 sconfitte). Capace di vincere il campionato nazionale di prima divisione in quattro diversi paesi (Italia, Germania, Portogallo e Austria), è l’allenatore italiano più titolato a livello di club, in una carriera costellata dai trionfi internazionali (1 Coppa Intercontinentale, 1 Coppa dei Campioni, 3 Coppe Uefa, 1 Coppa delle Coppe e 1 Supercoppa Europea). Ha conquistato sei scudetti con la Juventus e uno alla guida dell’Inter e dal 2012 è entrato meritatamente a far parte della Hall of Fame del Calcio Italiano. Dopo diverse esperienze all’estero, quasi tutte vincenti, nel 2008 è diventato Ct della Nazionale irlandese, con cui ha raggiunto dopo 24 anni una storica qualificazione al Campionato Europeo di Polonia e Ucraina.