Autonomia dello sport: convergenza sulla riforma del finanziamento del Coni
lunedì 19 ottobre 2009
Autonomia dello sport, necessità del ruolo di indirizzo della politica, riforma del sistema di finanziamento del Coni, sport a scuola, legge sugli stadi, volontariato sportivo e tutela delle associazioni dilettantistiche, i temi al centro del convegno “Rapporto tra lo sport e la politica”, svolto questa mattina a Roma, a Palazzo Marini, promosso dall’Associazione Nazionale Stelle al merito sportivo del Coni”, presieduta dal Senatore Luigi Ramponi.
“Il valore dello sport – ha commentato al termine dei lavori Gianni Letta, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri cui è stata affidata la conclusione - è un patrimonio comune di questo paese e, chiunque sia al Governo, non può essere piegato a strumentalizzazioni politiche. E’ un’oasi in cui il conflitto delle posizioni diverse non è arrivato a contrapposizioni ideologiche”. “Finchè esiste Gianni Letta - aveva scherzato Gianni Petrucci, presidente del Coni, poco prima - il rapporto tra politica e sport è perfetto”.
Finanziamento del Coni. Nel corso del convegno si sono dibattute le principali problematiche legate al ruolo dello sport in Italia. A cominciare dal finanziamento del Coni, sul quale tutti hanno espresso la volontà di superare l’attuale sistema. “Lo sport deve essere autonomo – ha convenuto il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport On. Rocco Crimi – e per questo bisognerà arrivare all’autofinanziamento del Coni”. “Il PD – ha confermato l’On. Giovanna Melandri, responsabile del dipartimento culturale del partito - è pronto a votare a favore se la maggioranza presenterà un provvedimento per recidere il cordone del finanziamento del Governo al Coni.” D’accordo anche Luciano Ciocchetti, responsabile per lo sport dell’Udc: “Non ci sarà autonomia finché il finanziamento del Coni passi per la finanziaria. Facciamo una legge per dare al Coni una percentuale dalle scommesse fino al massimo di 450 milioni”. Proposte accolte con soddisfazione da Petrucci: “Aspettiamo un finanziamento certo dai tempi del Totocalcio. A noi 450 milioni vanno bene, se però non vengono bloccati dai tagli, anzi ci auguriamo che vengano presto sbloccati i 24 milioni per ora congelati”. Una necessità, quella del finanziamento automatico del Coni, richiesta in apertura dei lavori dal Presidente Figc Giancarlo Abete “per far venire meno qualsiasi dipendenza dello sport dalla politica”; nel suo intervento Abete aveva ricordato anche “la necessità per i dirigenti sportivi di garantire trasversalità politica, nella logica del rispetto dei ruoli all’interno di un quadro normativo e comportamentale”.
Legge sugli stadi. Al centro della discussione anche il disegno di legge sugli stadi appena approvato nella VII Commissione del Senato in sede deliberante. Crimi ha ringraziato i senatori per “aver approvato in tempi brevi il testo per sostenere la candidatura italiana agli Europei 2016, con lo spirito di stabilizzare e rendere competitivo il calcio italiano”. Una legge, ha aggiunto Crimi, “senza oneri per lo Stato, a differenza di quanto si era fatto con i Mondiali del ’90”. Rispetto ai dubbi di Giorgetti (“pensiamo anche agli impianti delle piccole associazioni”), Melandri (“sono a favore della privatizzazione degli stadi, verifichiamo però che non si traduca in processi speculativi”) e Ciocchetti (“rischio speculazioni edilizie”), Crimi ha annunciato di aver già provveduto ad incardinare alla legge in discussione anche “un testo sugli impianti per sport dilettantistici”.
Associazioni dilettantistiche. Un intervento legislativo a favore delle associazioni sportive di base è stato sollecitato da più interventi. Un settore, quello del volontariato sportivo, che costerebbe, secondo i dati del Censis, 3 miliardi l’anno. “Dovremmo fare un monumento – ha detto Giorgetti - a tutti quei volontari che io definisco dei pazzi, che tra l’altro oggi vengono vessati dall’Agenzia delle Entrate”.
Conclusioni. Dopo gli interventi di Italo Cucci e Ruggero Palombo, Petrucci ha affrontato anche la questione delle Olimpiadi 2020: “All’estero non stiamo facendo una bella figura – riferendosi alle numerose candidature avanzate negli ultimi giorni – per questo in Giunta stabiliremo dei criteri severissimi, perché per candidarsi non serve solo una conferenza stampa”. Il presidente del Coni ha inoltre annunciato un progetto appena messo a punto con il Ministero della Pubblica Istruzione per avviare modelli sperimentali in alcune province così da incentivare la pratica sportiva nelle scuole. Più volte è stata ricordata la necessità di investimenti per il movimento paralimpico, richiesti dal presidente del CIP Luca Pancalli.