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Calcio e arte: il fregio di Gualtiero Nativi da Coverciano alla mostra sull’artista a Pistoia

L’opera del pittore, padre dell’astrattismo classico fiorentino, per anni ha adornato il bancone del bar del Centro Tecnico Federale. Fino a giugno sarà in esposizione a Palazzo Fabroni

lunedì 20 dicembre 2021

Calcio e arte: il fregio di Gualtiero Nativi da Coverciano alla mostra sull’artista a Pistoia

È stata inaugurata sabato scorso, 18 dicembre, al ‘Museo del Novecento e del Contemporaneo’ a Palazzo Fabroni di Pistoia, la mostra dedicata a Gualtiero Nativi, pittore tra i padri dell’astrattismo classico fiorentino. E un piccolo pezzo di calcio italiano sarà presente fino alla fine dell’esposizione, che terminerà il 5 giugno 2022. Perché alla mostra, nata per celebrare il centenario dalla nascita di Nativi, è possibile ammirare anche un fregio che per anni ha adornato il Centro Tecnico Federale di Coverciano.

Inaugurato nel novembre 1958, il centro di Coverciano è diventato fin da subito il cuore pulsante del calcio italiano, racchiudendo in sé due anime: la casa delle Nazionali, perché qui gli Azzurri e le Azzurre si allenano e preparano tutti i loro impegni internazionali, e l’Università del calcio, perché nelle sue aule si formano tutte le figure professionali in ambito calcistico. Ma nella visione iniziale del Marchese Luigi Ridolfi - che ebbe l’idea di creare un’infrastruttura per il calcio ma che non vivesse di solo calcio, prendendo spunto anche da altre discipline sportive – Coverciano doveva essere un centro al cui interno fosse presente anche una struttura ricettiva, per creare un luogo dove potersi immergere completamente nella dimensione calcistica, avendo tutto il necessario a disposizione. Nel centro fu così allestita anche una sala bar, presente anche oggi insieme al ristorante e all’albergo.

Architettonicamente Coverciano fu progettata cercando di ricreare lo spirito delle ville medicee intorno, che si adagiano sulle colline fiorentine; ma all’interno, proprio sul bancone di quella sala bar, venne inserito un fregio, uno smalto su metallo lungo sei metri e mezzo e alto 50 centimetri, per ravvivare l’ambiente. È l’opera realizzata da Gualtiero Nativi: un movimento astratto, colorato, ben lontano dal giallo e dal rosso pompeiano che delineano le strutture esterne. È la composizione artistica che descrive perfettamente ciò che rappresenta Coverciano: un centro sportivo dove l’innovazione e la tradizione si legano e proseguono insieme il loro cammino.

 

L’immagine di copertina rappresenta il fregio di Nativi, mentre nelle due foto in bianco e nero – dell’archivio fotografico del Museo del Calcio – è possibile vedere la sala bar e com’era il bancone all’epoca