Calcioscommesse, primo filone Cremona: altri deferimenti
venerdì 2 agosto 2013
Il Procuratore Federale vicario ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale:
Giuseppe Scienza, tesserato all’epoca dei fatti quale tecnico per la società Legnano, Luigi Abbate tesserato all’epoca dei fatti quale Direttore Sportivo per la società Legnano, Giuseppe Padula tesserato all’epoca dei fatti quale dirigente per la società Legnano per avere in concorso tra loro prima della gara Rodengo Saiano – Legnano del 09/05/2010 valevole per il Campionato di Lega Pro Seconda Divisione Girone “A”, posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara suddetta, prendendo contatti ed accordi diretti allo scopo sopra indicato
Massimo FRASSI, tesserato all’epoca dei fatti quale Direttore Generale per la società Rodengo Saiano, poiché, essendo venuto a conoscenza della proposta illecita ricevuta da Padula – direttamente – e Scienza e Abbate – indirettamente – in ordine alla gara Rodengo Saiano – Legnano del 09/05/2010 valevole per il Campionato di Lega Pro Seconda Divisione Girone “A”, ometteva di informare senza indugio la Procura Federale
Carlo Gervasoni tesserato all’epoca dei fatti quale calciatore per la società Piacenza e Stefano Bagalini tesserato all’epoca dei fatti quale calciatore per la società San Giustese, per avere, in concorso tra loro in data 1 aprile 2011 organizzato un incontro tra due esponenti del gruppo degli “zingari” con l’allora arbitro effettivo Roberto Bagalini con la finalità di porre in essere atti diretti ad alterare il regolare svolgimento di alcune gare al momento non ancora identificate e per avere, essendo venuti a conoscenza della proposta illecita effettuata dagli “zingari” a Roberto Bagalini, omesso di informare senza indugio la Procura Federale.
Roberto BAGALINI, all’epoca dei fatti arbitro effettivo associato alla Sezione A.I.A. di Fermo, per avere, in data 1 aprile 2011 partecipato ad un incontro con due esponenti del gruppo degli “zingari” avente la finalità di porre in essere atti diretti ad alterare il regolare svolgimento di alcune gare al momento non ancora identificate e con un giocatore (Carlo Gervasoni) ancora in attività partecipante al Campionato per cui egli poteva essere designato ad arbitrare dal proprio Organo Tecnico, e per avere, essendo venuto a conoscenza della proposta illecita avanzata dagli “zingari” nei suoi confronti, omesso di informare senza indugio la Procura Federale.
La società RODENGO SAIANO a titolo di responsabilità oggettiva in ordine agli addebiti contestati a Massimo Frassi all’epoca proprio Direttore Generale.
La società A.C. San Giustese a titolo di responsabilità oggettiva in ordine agli addebiti contestati a Stefano Bagalini all’epoca proprio calciatore.