Candidatura Euro 2016: via libera del Governo, Berlusconi firma le garanzie
venerdì 22 gennaio 2010
Con la firma da parte del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi delle lettere di garanzie e di impegni richieste dalla Figc, il Governo ha dato oggi via libera alla candidatura italiana a Euro 2016. Presieduta dal Sottosegretario Gianni Letta, la riunione si è svolta a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario con delega allo sport Rocco Crimi, del presidente della Figc Giancarlo Abete, del direttore generale Antonello Valentini, del vicepresidente vicario del Coni Riccardo Agabio (in rappresentanza del presidente Petrucci fuori per impegni precedenti), di Franco Carraro membro del Cio e componente della Giunta Esecutiva del Coni e del project manager Euro 2016 Michele Uva.
"Si è concretizzato oggi – ha commentato al termine della riunione Crimi – il pieno sostegno del Governo alla Federcalcio: il Presidente Berlusconi ha firmato tutte le garanzie richieste dal dossier, nessuna esclusa". "Faccio i complimenti al Presidente Abete – ha proseguito il sottosegretario – per la struttura seria e competitiva della candidatura. Siamo sulla strada giusta, lavoreremo fianco a fianco con la Federcalcio fino a maggio per conquistare i voti dei componenti dell'Esecutivo Uefa che si esprimono sull'assegnazione".
"Ringrazio il Governo – ha commentato da parte sua il Presidente della Figc Giancarlo Abete – il Presidente Berlusconi, i Sottosegretari Letta e Crimi per la fiducia, l'impegno profuso e la disponibilità manifestata, così come il Coni, il Presidente Petrucci e il vicepresidente Agabio, intervenuto oggi. La nostra è una candidatura in grado di competere con paesi importanti quali Francia e Turchia. Definiremo in questi giorni gli ultimi dettagli, formali e sostanziali, del dossier (che verrà presentato il 15 febbraio a Nyon), poi dovremo lavorare fino al 28 maggio". Il Presidente Abete ha poi voluto rendere merito all'impegno di chi ha lavorato in questi mesi: "Voglio ringraziare la nostra struttura, guidata dal direttore generale Valentini e dal project manager Uva. E' stato fatto un lavoro di qualità, grazie anche al rapporto positivo avviato con le società di calcio e gli enti locali coinvolti. Tutte le forze politiche delle città candidate ci hanno sostenuto all'unanimità: oggi siamo in grado di presentare 12 sedi alla valutazione della Uefa".
Sono dodici le città che hanno garantito i presupposti per portare a termine la candidatura: Roma, Milano, Napoli, Palermo, Firenze, Bari, Verona, Udine, Cagliari, Torino, Cesena e Parma.La Figc ha inoltre sviluppato il confronto con le principali realtà del "sistema Italia": hanno collaborato infatti al dossier alcune tra le Associazioni ed Enti Nazionali di riferimento per i settori affrontati.
Oltre all'impegno del Governo su Euro 2016, l'argomento del giorno è stato quello relativo alla legge sugli stadi, approvata nei mesi scorsi al Senato ed ora in discussione alla Camera, un testo fondamentale anche per sostenere la candidatura italiana. "Stiamo lavorando alla Camera – ha commentato Crimi - per approvare la legge all'unanimità, in tempi veloci, anche sulla base delle indicazioni di Figc e Lega Calcio. E' una legge complessa, che impatta sul territorio di Comuni e Regioni, finora è già stato fatto un lavoro importante in Commissione Cultura: si tratta di una legge per il paese ma senza speculazioni. L'approvazione al Senato all'unanimità rappresenta comunque la dimostrazione della volontà di portarla a termine. Dobbiamo solo tecnicamente lavorare sul testo per arrivare all'approvazione entro maggio e renderla utile ai fini della candidatura". "Esprimo il forte auspicio - ha aggiunto Abete - che possa procedere e che venga approvata al più presto. Sappiamo che ci saranno dei correttivi: questa legge rappresenta la volontà delle forze politiche presenti in Parlamento di avviare un circuito virtuoso". A nome del Coni, Agabio plaude all'iniziativa "auspicando che l'iter della legge sugli stadi possa concludersi rapidamente e servire, non solo all'ammodernamento degli impianti di calcio, ma anche alle strutture utilizzate dalle altre federazioni".
Nella foto: il Sottosegretario con delega allo sport Rocco Crimi e il Presidente della FIGC Giancarlo Abete