Si è svolto oggi, martedì 26 settembre, il primo webinar organizzato nell’ambito della Carta sulla Sostenibilità Ambientale del Calcio. La Carta, stilata dalla FIGC in collaborazione con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e condivisa con le componenti federali, nasce da un'iniziativa della Federazione e fa parte dell'attività di legacy del progetto ‘Life Tackle’ sulla sostenibilità ambientale del calcio, co-finanziato dal programma LIFE dell'Unione Europea e supportato dalla UEFA.

L'obiettivo che si è posto il webinar è stato quello di introdurre i concetti chiave della gestione ambientale nel settore sportivo, illustrando il funzionamento di uno strumento applicativo per la misurazione dell’‘impronta ambientale’ di una partita di calcio (Football Footprint), metodo al quale i club professionistici stanno guardando sempre di più come approccio per identificare le priorità di intervento. 

Relatori del webinar dal titolo "La gestione ambientale nel calcio: principi e strumenti", sono stati il dott. Niccolò Todaro e il prof. Tiberio Daddi della Scuola Superiore Sant’Anna, che hanno realizzato una ricerca per analizzare e valutare i bilanci di sostenibilità delle squadre di calcio in Europa per valutare il livello di impegno che hanno dimostrato finora verso la sostenibilità ambientale e la sua rendicontazione.

L'analisi è stata fatta sui club di sei campionati europei (Premier League, Liga, Bundesliga, Liga Portuguesa, Serie A e Ligue 1), considerando quelli che hanno preso parte alla stagione 2022-23: Bundesliga (39%) e Liga (55%) sono risultati i campionati che nel proprio organico hanno avuto club autori di un report di sostenibilità (la Serie A è al quarto posto, con il 15%, dietro anche alla Premier League, 25%), a testimonianza di come di recente sempre più organizzazioni sportive - quali federazioni nazionali o internazionali, club, etc. - si stiano dotando di una strategia di sostenibilità. In questo senso, anche la FIGC ha di recente presentato la sua strategia "Uniti per la Sostenibilità".