Cerimonia del Premio Artemio Franchi. Abete: “Con lui le tappe più belle del nostro calcio”
mercoledì 2 dicembre 2015
Si è svolta stamani presso il Salone d’onore del CONI la cerimonia di premiazione dell’11° Premio di Laurea intitolato alla memoria di Artemio Franchi, promosso dalla Lega Italiana Calcio Professionistico e dalla Fondazione Artemio Franchi per promuovere e diffondere i valori etici e sportivi propugnati dal massimo dirigente della storia del calcio italiano. Ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento la tesi “L' applicazione delle regole del Financial fair play alle società di calcio nella prospettiva europea. Analisi di bilancio e considerazioni critiche” di Giacomo Bartolini (Facoltà di Economia – Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano). All’evento sono intervenuti il presidente del CONI, Giovanni Malagò, il commissario della Lega Pro, Tommaso Miele, il vice presidente UEFA Giancarlo Abete, presente in qualità di coordinatore dell'osservatorio della Fondazione Franchi, e Francesco Franchi, figlio di Artemio e presidente della Fondazione.
"Artemio Franchi è uno dei padri della patria, una di quelle persone a cui il mondo dello sport deve dire grazie – ha affermato Giovanni Malagò nel corso del suo intervento. “La sua statura è dimostrata dal fatto che gli sono stati intitolati ben due stadi (Firenze e Siena). Credo che ricordare la sua memoria con un premio di laurea sia la cosa migliore che si potesse fare, e sono convinto che anche lui ne sarebbe stato contento".
"Si tratta di un premio intitolato a un personaggio di grandissimo livello, di come ce ne vorrebbero tanti oggi – ha sottolineato il commissario Tommaso Miele – “E' stato il padre e il fondatore di quella che è la Lega Pro. Io sono alla fine del mio mandato ma posso dirmi orgoglioso di essere stato il successore di Franchi. Lo sport deve recuperare i veri valori di cui è portatore e questa iniziativa che cerca di coniugare sport e cultura ha il merito di lavorare in questa direzione".
"E' un premio che sta continuando a crescere, siamo alla premiazione dell'undicesima edizione ed è già uscito il bando della dodicesima -ha ricordato Giancarlo Abete. “Siamo tutti legati alla figura di Artemio, ha saputo costruire le tappe più belle del calcio italiano e non solo, visto che è stato a lungo presidente della UEFA. È bello ricordarlo con questo premio che si tiene al passo con i tempi, come dimostra il fatto che la tesi vincitrice ha come argomento il Financial fair-play, istituito da pochi anni dalla UEFA".
"E' una grande emozione quella di celebrare il premio nella casa dello sport - ha concluso Francesco Franchi. “Come fondazione stiamo lavorando a un progetto con il Settore tecnico della FIGC e con l'USSI per far sì che i vincitori possano essere utilizzati come docenti e formatori sia nei corsi per i giornalisti, che in quelli per i futuri dirigenti delle società sportive".
Tra i riconoscimenti assegnati, al secondo posto si è classificato Andrea Bonacini (“Vincere o guadagnare? Organizzazione e strategie dei settori giovanili delle società di calcio di Seria A”), e al terzo Marco Zwingauer (“Il rapporto di lavoro con le società sportive dilettantistiche”). Tra le 24 tesi pervenute, la Commissione Esaminatrice ha ritenuto meritevoli di segnalazione i contributi di Massimo Schirinzi (“L’accordo collettivo dei calciatori professionisti: profili di diritto sindacale e problematiche recenti”), di Mirco Zardini (“La gestione delle società di calcio professionistiche attraverso la lettura dei bilanci”) e di Claudio Druetta (“L'introduzione del fair play finanziario: analisi comparata a livello europeo”.