Collina interviene sull’espulsione di Canini: “Regola rispettata”
lunedì 8 marzo 2010
Michele Canini ha ostacolato il portiere avversario mentre si liberava del pallone che aveva tra le mani e il calcio di punizione e l'ammonizione per “comportamento antisportivo” sono assolutamente nelle regole. Il designatore arbitrale Pierluigi Collina interviene per fare chiarezza sul caso Canini, il giocatore del Cagliari sanzionato col cartellino giallo per aver infastidito il portiere del Catania, Andujar, durante l'azione di rinvio. “Assolutamente condivisibile” la decisione dell'arbitro Pierpaoli che ha inflitto la seconda ammonizione, con conseguente espulsione di Canini. Del tutto fuori luogo invece, spiega Collina regolamento alla mano, le critiche per quello che da alcune parti è stato definito come un giallo “folle”.
“Dopo un'interpretazione ascoltata e letta su alcuni mezzi di informazione - spiega il designatore arbitrale-, al fine di evitare il generarsi di una possibile confusione circa ciò che è consentito fare, è opportuno chiarire, anche se credevo non ce ne fosse bisogno stante la chiarezza della previsione regolamentare, che il portiere non può essere in alcun modo ostacolato mentre si libera del pallone in suo possesso”.
Esattamente quello che invece fa Canini, il quale “allontanandosi dall'area di rigore, appena fuori da questa, salta con la gamba sinistra alta e va a impattare il pallone appena calciato dal portiere avversario. Il regolamento è molto chiaro e, trattandosi di un comportamento antisportivo, perché mira ad evitare che il portiere possa rilanciare velocemente quel pallone in direzione di un proprio compagno, va sanzionato con l'ammonizione del giocatore”.
Irrilevante, aggiunge Collina, se il giocatore si trovava dentro o fuori l'area di rigore: “Il portiere non può essere in alcun modo ostacolato mentre si libera del pallone in suo possesso” sottolinea ancora il designatore. “La decisione dell'arbitro è assolutamente corretta – conclude Collina -e sarebbe stato giusto sottolineare la bontà di questa decisione invece di criticarla rischiando, così facendo, di generare confusione e magari convincere i calciatori che possono liberamente ostacolare il portiere avversario”.