Concluso il raduno a Sportilia. Nicchi: “Orgoglio ed entusiasmo”
martedì 4 agosto 2009
“Ci attende una stagione lunga e molto impegnativa, ed è per questo che abbiamo l’obbligo di farci trovare pronti. Ho trovato un gruppo unito che sta restituendo entusiasmo alla classe arbitrale: siamo convinti che farà molto bene”: un messaggio forte e positivo quello lanciato dal presidente dell’AIA Marcello Nicchi, a testimonianza del clima proficuo nel quale si è svolto il raduno di preparazione dei 37 arbitri e degli 85 assistenti della CAN A e B conclusosi oggi a Sportilia (FC).
Un gruppo di arbitri proiettato sul futuro, ulteriormente ringiovanito dal normale avvicendamento al proprio interno (34,9 anni la media), ma già in grado di fornire le massime garanzie sotto il profilo atletico e tecnico, a testimonianza della validità metodologica implementata nella stagione scorsa e che, in base ai dati presentati dal responsabile Pierluigi Collina in occasione della conferenza stampa conclusiva, ha ulteriormente confermato la propria efficacia. “I riscontri registrati sotto il profilo atletico sono stati interessanti – ha sottolineato Collina – i programmi di allenamento personalizzato hanno consentito ai nostri arbitri di presentarsi qui in raduno in condizioni molto buone e allo staff tecnico di poter integrare la preparazione in maniera ottimale. Nel confronto con altre realtà arbitrali europee, i nostri arbitri mostrano una condizione atletica di altissimo profilo: la massima potenza aerobica media è pari a 54,2 sostanzialmente equivalente a quella di un calciatore (55) e ben al disopra degli arbitri inglesi (50) e danesi (47,9); il tempo medio sui 40mt (5’’59) è ben al disotto del limite minimo stabilito dalla UEFA (6’’20), e nel test yo-yo con recupero intermittente l’incremento sulla distanza media percorsa passa da 2.158 metri a 2.200”. Una condizione essenziale per garantire un livello di concentrazione elevato nell’arco dei 90 minuti, ma soprattutto per privilegiare le aree importanti di intervento. Anche per questo una parte consistente del programma previsto è stato dedicato all’approfondimento degli aspetti tecnico tattici, delle novità regolamentari introdotte dall’IFB e soprattutto all’analisi e interpretazione delle situazioni di gioco, con l’obiettivo di dotare di uniformità di interpretazione l’intera classe arbitrale, un tasto sul quale Nicchi e Collina insisteranno di nuovo già a partire dal prossimo raduno previsto a Coverciano il 19 agosto.
Comprensione e attenzione verso tutti gli attori del calcio nel segno del rispetto reciproco per trasmettere un segnale di cultura sportiva a 360 gradi: queste le linee di condotta che costituiranno uno dei cardini comportamentale degli arbitri: “Saremo a disposizione per parlare di cose tecniche, ma non di centimetri – ha affermato Nicchi – l’AIA fa scuola nel mondo e gli arbitri italiani esportano i loro progressi, come testimonia il grado di coinvolgimento nel progetto UEFA del doppio giudice di porta. C’è molta attenzione per il nostro mondo, e di questo ringrazio il presidente della FIGC Abete: se possiamo vantare la nostra emancipazione, è perché agli arbitri sono destinate risorse importanti senza le quali non potremmo gestire 800mila partite nell’arco di una stagione”. Dal 21 agosto parte la stagione che porta dritti al Mondiale in Sudafrica: “Se è vero che il lavoro paga – ha concluso Collina a margine della giornata a Sportilia – non dovremo avere problemi, nonostante una partenza su ritmi così elevati. Anzi, sarà uno stimolo in più”.