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Confronto positivo tra arbitri, dirigenti, allenatori e calciatori di Serie A

lunedì 9 gennaio 2012

Confronto positivo tra arbitri, dirigenti, allenatori e calciatori di Serie A

Un confronto costruttivo e positivo, svolto in un clima piacevolmente sereno e in un’assemblea partecipata quello andato in scena questa mattina a Fiumicino: di fronte, come accade ormai da alcune stagioni, la classe arbitrale, i dirigenti, gli allenatori ed i capitani dei club della massima serie (intervenute tutte le 20 società), alla presenza del presidente della Figc Giancarlo Abete, del presidente dell’AIA Marcello Nicchi, del responsabile della CAN A Stefano Braschi, del presidente dell’AIC Damiano Tommasi e di quello dell’AIAC Renzo Ulivieri.
 “C’è stato un clima molto positivo – ha commentato al termine della riunione Abete - e la consapevolezza che il mondo arbitrale sta facendo uno sforzo importante. Si respira un clima di forte collaborazione, lo stiamo notando in campo in questa prima parte di stagione e anche nel corso del dibattito di oggi”. Molto soddisfatto anche Nicchi: “Penso che si stia realizzando quel rapporto che auspicavo quando abbiamo iniziato il nostro lavoro. Il rapporto tra arbitri e calciatori va molto bene e vogliamo andare avanti, con Tommasi stiamo studiando un altro progetto”.

Il bilancio tecnico di metà stagione. Nella riunione, dopo i saluti istituzionali, è toccato a Braschi fare il punto sulla prima parte del campionato, illustrando i dati elaborati dall’AIA che promuovono la crescita globale del gruppo degli arbitri della CAN A. “Abbiamo oggi un gruppo di venti arbitri che cresce, che dà garanzie a chi gioca e infatti ciascuno di loro non ha mai arbitrato più di due volte la stessa squadra; questo sarà il modo di designare fino a fine stagione. D’altronde non è un caso se abbiamo tre arbitri “Top Level” (Tagliavento, Rizzoli e Rocchi) su venti e dieci internazionali che hanno dimostrato di poter fare gare di livello”. A due giornate dalla fine del girone d’andata, la Serie A 2011-12 ha una media di 30.33 falli a partita, con un trend in diminuzione (erano 38.76 nel 2007-08), in linea con la Champions League (28.00) ed i principali campionati europei (eccezion fatta per la Premier League, al  22.40). “Ma anche se cerchiamo di favorire lo spettacolo e fischiare meno – ha avertito Braschi – quando c’è un fallo va sanzionato e non transigiamo nella lotta al gioco violento”.
In effetti, i provvedimenti disciplinari, pur se in leggera diminuzione rispetto agli ultimi 5 anni, sono allineati alla media europea e confermano l’intenzione di fronteggiare il gioco violento: 0.24 le espulsioni a partita (eravamo a 0.32 nel 2007-08) e anche qui in media con la Champions (0.19); 4.32 le ammonizioni a gara (trend in calo rispetto al 4.73, in Champions 4.00, solo la Liga sfora con 5.57).
Si conferma il dato dei rigori (0.32, cinque anni fa era 0.33), continuano a diminuire infine gli errori nella valutazioni dei fuorigioco da parte degli assistenti: sono in tutto 2110 le situazioni valutate (968 alzati e 1142 non alzati), con soli 43 errori (2.04%, rispetto al già basso 4.23% di un anno fa), che nel dettaglio danno una media di 2.7 errori a giornata, 0.27 a gara. “Abbiamo fatto un altro grande salto di qualità su questo fronte e sinceramente non credevo sarebbe stato possibile migliorare i risultati dello scorso anno. Ora l’obiettivo è scendere sotto la soglia del 2% di errori. In pratica, su ogni 100 valutazioni di fuorigioco ne vengono sbagliate solo 2, diciamo che ormai quasi non si sbaglia più…”. A proposito dei fuorigioco, la gara con più errori è Fiorentina – Milan (3 su 17), anche se la percentuale maggiore di errore appartiene a Chievo – Fiorentina (2 su 10) e Roma – Lecce (1 su 5) col 20%.

Gli interventi. Nel corso del dibattito, si è parlato del cartellino rosso nei confronti del portiere in caso di rigore (al riguardo Abete ha spiegato che “c’è comunque larga condivisione a livello internazionale sulla sproporzione tra evento e punizione” facendo riferimento al fatto che la prossima riunione IFAB si svolgerà dal 2 al 4 marzo); delle trattenute in area; degli incontri tra arbitri e squadre prima dell’inizio del campionato per illustrare il regolamento; del comportamento degli allenatori nell’area tecnica e di quello dei tesserati sulle panchine aggiuntive; del ruolo del Quarto Ufficiale. Per gli arbitri, hanno preso la parola Rizzoli e Rocchi. Per il futuro, i rappresentanti delle società hanno chiesto all’AIA di mostrare episodi di gioco, per poter meglio confrontarsi sulle situazioni tecniche, utilizzando comunque situazioni relative ai campionato trascorso.

 

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