Contratto. Abete: “Figc, Lega e Aic al lavoro per trovare una soluzione”
giovedì 25 novembre 2010
“La Figc ha assunto l'impegno di continuare in questi giorni il confronto con la Lega di serie A e con l’Aic per cercare di approfondire ulteriormente le posizioni sui punti in discussione. Mi auguro che anche le proposte che faremo entro lunedì portino il sindacato a una riflessione serena e non si determini uno strappo”: a parlare così – in merito al contratto collettivo - è il presidente federale Abete, nel corso della conferenza stampa che ha fatto seguito alla riunione del consiglio.
Come noto, Figc, Lega di serie A e Aic sono state convocate dall'Alta Corte di Giustizia, presieduta dal dottor Riccardo Chieppa, per mercoledì 1° dicembre alle ore 18, presso la Sala Giunta del Foro Italico. “Penso comunque – ha continuato Abete – che sia doveroso rispettare i tempi dell'Alta Corte di Giustizia presso il Coni, che sta svolgendo una funzione fondamentale per cercare una soluzione super partes e deve poter fare le sue riflessioni in piena serenità Aic, Lega e Federazione sono unite nel trovare una soluzione che eviti la nomina del Commissario. Molti dei problemi sollevati da questa trattativa sono derivati da questioni più di principio che di merito. C'è stata una battaglia mediatica, ma ora è doveroso uniformarsi ai tempi dell'Alta Corte che richiede rispetto e mi auguro che l'impegno nostro e di queste audizioni dell'Alta Corte di Giustizia del Coni possa portare a riflettere l'Associazione Italiana Calciatori. Anche perchè l'Aic non ci aveva detto che il 30 novembre rappresentava una data bloccata per assumere decisioni per uno sciopero non auspicato”.
Nel corso della conferenza stampa sono stati affrontati anche altri argomenti tra i quali uno legato alla Juventus e all’esposto presentato da Andrea Agnelli con il quale si chiede la revoca dello scudetto 2006 assegnato all’Inter. “Il nostro obiettivo – ha sottolineato Abete - rimane quello di dare un riscontro all'esposto della Juve nei tempi tecnici compatibili, lasciando piena autonomia all'attività della Procura Federale. Ricordo che l'attività della Procura su questa richiesta è partita da quando sono state validate le perizie delle intercettazioni. Di certo, da parte nostra non manca la sensibilità di politica sportiva, ma non possiamo invadere zone che non sono di nostra competenza”.
Infine il presidente federale ha risposto ad una proposta della Lega di serie A: “Separare l'Ufficio indagini dalla Procura Federale è un atto che contrasta con uno dei principi informatori del Coni, che prevede l'unificazione delle funzioni inquirenti e requirenti in un unico organismo”.
“Sulla riforma dello statuto del 2007 - ha aggiunto Abete – la commissione sta facendo degli approfondimenti, una delle ipotesi allo studio prevede l'introduzione di elementi innovativi nella struttura degli organi di giustizia sportiva, ma ribadisco che la separazione delle funzioni della Procura Federale non è percorribile perché non prevista dalle norme Coni”.