Crisi Sport. Gravina: “Non si capisce il proliferare di Comitati e altri organismi che il nostro mondo non riconosce”
Il presidente federale: “In un contesto di tale criticità non si sente il bisogno di alimentare ulteriori incomprensioni. Per il bene dello sport opportuno rimanere nell’ambito della giusta dialettica istituzionale”martedì 27 ottobre 2020
“In un contesto di tale criticità, con lo sport agonizzante nella morsa del Covid, non si sente il bisogno di alimentare ulteriori incomprensioni”. Queste le parole del presidente della FIGC Gabriele Gravina in merito all’aggravarsi della crisi economica per il mondo dello sport alla luce delle disposizioni contenute nell’ultimo DPCM.
“La legge dello Stato – sottolinea il presidente federale - riconosce al Coni, al Cip e alle Federazioni nazionali il dovere di rappresentare le diverse discipline, quindi non si capisce a che titolo possano proliferare Comitati e altri organismi che il nostro mondo non riconosce. Se si vuole davvero il bene dello sport, è opportuno rimanere nell’ambito della giusta dialettica istituzionale per trovare insieme risposte concrete alla crisi”.