Dilettanti: segnali positivi dal primo raduno della Nazionale U.18
mercoledì 27 ottobre 2010
Con il primo stage del nuovo corso, tenutosi al Mancini Park Hotel di Roma, è partita l’avventura della Nazionale Dilettanti Under 18. Trenta calciatori classe ’92-’93 e ’94 appartenenti a società di Eccellenza si sono allenati per tre giorni (25-27 ottobre) sotto gli occhi attenti del ct Giancarlo Magrini e del suo staff tecnico che hanno messo così il primo mattone nella costruzione del gruppo targato LND. Una pattuglia di ragazzi motivati, vogliosi di crescere per affermarsi e maturare più in fretta, questa l’impressione del ct romagnolo:”Ho visto negli occhi dei ragazzi la voglia di far bene, la giusta predisposizione al sacrificio. Con queste premesse è molto più facile lavorare e costruire un gruppo affidabile”.
Altro aspetto fondamentale di questa nazionale, un tasto sui cui da sempre batte la LND, l’educazione e la prestazione non sono nemiche anzi una è funzionale all'altra quando si tratta di tirar su non solo calciatori ma soprattutto gli uomini di domani. Una filosofia sposata in pieno da Magrini:”Mi piace curare l’aspetto comportamentale dei ragazzi, devono seguire delle regole condivise per dare una bella immagine di sé e migliorare nel carattere”. Il progetto della Nazionale che rappresenta in campo la Lega Nazionale Dilettanti quindi va avanti a vele spiegate cercando di unire competizione e valori veri, quelli dello sport.
Sotto l’aspetto tecnico-organizzativo, questo primo stage ha dato il via al nuovo progetto di stretta collaborazione tra la componente centrale della Lega e quelle strategiche dei Comitati Regionali. Così la supervisione capillare effettuata su tutta l’Italia ha permesso che ogni componente territoriale fosse rappresentata in questo raduno grazie alle segnalazioni degli allenatori delle selezioni regionali dei Comitati LND. “E i risultati sono più che lusinghieri” – sottolinea il ct Magrini - il livello medio tecnico-fisico di questo gruppo è alto, ho visto tanti piedi buoni, tanta forza e buona preparazione tattica”. La regione che in questa occasione ha assicurato il maggior contributo è stata la Toscana con quattro giocatori convocati, poi Campania, Emilia Romagna, Sicilia e Lazio con tre, due per Friuli e Umbria, tutte le altre regioni sono state rappresentate da un giocatore tranne Basilicata, Liguria e Trentino Alto Adige.
Dopo questo lavoro in “famiglia” per gli azzurrini si prospettano prove decisive per capire la forza della squadra: in programma ci sono sfide di alto spessore con la nazionale russa under 18, le formazioni Primavera di Lazio e Inter e tante altre compagini di livello internazionale.