Dopo 43 anni Campana, fondatore e presidente dell’Aic, lascia l’incarico
giovedì 28 aprile 2011
Si chiude dopo 43 anni l'era di Sergio Campana all'Aic: il presidente del sindacato calciatori ha confermato che, nel corso della prossima assemblea, abbandonerà definitivamente il suo ruolo alla guida dell'associazione da lui fondata il 3 luglio del 1968. Sono stati 43 anni di lotte, di vittorie e anche di sconfitte, ma soprattutto di grande passione. “Al momento della mia ultima elezione avevo dichiarato di accettare l'incarico a condizione che mi fosse riconosciuta la funzione di traghettatore - scrive Campana in una lunga lettera aperta diffusa dalle agenzie di stampa Ansa e Italpress – ho quindi operato in questi due anni rispettando tale impegno ed ora ritengo che sia maturata
democraticamente la soluzione, e quindi concluso il mio mandato. Dunque alla prossima Assemblea il Consiglio Direttivo, prendendone atto, provvederà a nominare il mio successore”.
La lettera di Campana prosegue ripercorrendo tappe significative: “È naturale che in questa occasione io guardi al lungo percorso fatto all'Aic, sotto la mia guida e con la collaborazione di tutti i calciatori, che con tenace unità di
intenti hanno potuto arrivare a conquiste storiche, all'affermazione di diritti mai prima riconosciuti: lo status giuridico di lavoratore, l'Accordo Collettivo, la previdenza, le assicurazioni sociali, l'indennità di fine carriera, l'abolizione
del vincolo e la libertà a fine contratto. In questo momento non posso non ricordare coloro che, assieme a me, sono stati i fondatori dell'Aic: Giacomo Bulgarelli, Gianni Rivera, Sandro Mazzola, Giancarlo De Sisti, Giacomo Losi, Carlo Mupo, Ernesto Castano, Gianni Corelli, Giorgio Sereni, Eugenio Rizzolini - scrive Campana -. A loro, i pionieri di un'avventura meravigliosa, i calciatori di ieri, di oggi, di domani, devono tutta la loro gratitudine e
riconoscenza. E la devono anche a tutti i consiglieri che si sono avvicendati nel direttivo dell'Aic, ai segretari, ai collaboratori, a quanti hanno prestato la loro opera in seno all'Aic. Da parte mia, ringrazio le massime autorità sportive (i Presidenti del CONI, diverse volte intervenuti a risolvere i problemi del calcio) e i rappresentanti di tutte le componenti calcistiche che in questi anni ho avuto la fortuna di conoscere e con i quali c’è sempre stato un rapporto corretto e costruttivo: i Presidenti e i dirigenti della Federazione, delle Leghe, delle Società del Settore Tecnico, del Settore Giovanile e Scolastico, dell’Associazione Italiana Arbitri, dell’Associazione Allenatori, dell’Associazione Direttori Sportivi, dell’Associazione Agenti, dell’Associazione Medici del Calcio, dell’Associazione Preparatori Atletici, del Fondo di Fine Carriera, del Fondo di Garanzia. Tutte persone con cui ho vissuto esperienze di grande valore”.
Un ringraziamento da parte di Campana anche ai media: “Un particolare ringraziamento va ai giornalisti della carta stampata, della radio e della televisione che in tutti questi anni hanno dedicato la loro attenzione a me personalmente e all’Associazione Calciatori. Sono molto grato a loro per gli apprezzamenti che spesso hanno espresso nei miei confronti e per le critiche che talvolta mi hanno riservato e che mi hanno aiutato a rettificare qualche mia posizione e a sbagliare di meno. Naturalmente – conclude Campana - continuerò a stare vicino, come ad un'amata creatura, all'Associazione Calciatori e seguirò con immutata passione il calcio, che ha costituito e costituisce una parte importante della mia vita. Un abbraccio affettuoso e i più sinceri auguri di buon lavoro al nuovo presidente dell'Aic”.