Il saluto di Vialli ai Volontari: “Ricordatevi che sulla vostra maglietta c’è scritta la parola Italia”
Incontro con l’ambasciatore del Programma Volontari di Roma: “Complimenti per la scelta che avete fatto, svolgete un ruolo importante e lo fate anche gratis”lunedì 30 settembre 2019
Una giornata da ricordare. Per la grandezza del campione incontrato, ma soprattutto per la profondità del messaggio lanciato dall’uomo. A Roma per il Partners Workshop di UEFA EURO 2020, il primo Europeo itinerante della storia che vedrà lo Stadio Olimpico ospitare quattro partite tra cui quella inaugurale, Gianluca Vialli ha voluto rivolgere un saluto ad alcuni dei team leader del Programma Volontari, attraverso il quale la FIGC selezionerà e formerà oltre 1000 volontari, che affiancheranno i professionisti del settore sportivo nelle attività all’interno degli stadi e presso gli altri siti ufficiali previsti dalla UEFA.
Ex gemello del gol dell’attuale Ct Roberto Mancini, un passato da fuoriclasse con le maglie - tra le altre - di Sampdoria, Juventus, Chelsea (che ha anche guidato da allenatore) e ovviamente nazionale azzurra, Vialli ha confermato una volta di più che non poteva esserci scelta migliore per il ruolo di ambasciatore del Programma Volontari di Roma per UEFA EURO 2020.
“Mi hanno insegnato a essere concreto e sono io che volevo fare a voi un paio di domande, volevo capire quale è il vostro obiettivo, perché siete voluti diventare volontari…Voi siete i formatori, quindi neanche vedrete le partite gratuitamente”, ha detto sorridente l’ex calciatore in apertura di intervento. Spiegando poi ai presenti, che in mattinata avevano incontrato anche il direttore generale della Federcalcio Marco Brunelli, i motivi che lo hanno indotto ad accettare la proposta ricevuta.
“Quando me l’hanno chiesto non potevo dire di no, ma riflettendoci devo dire che fare l’ambasciatore dei volontari è una cosa molto bella”, ha ammesso, “Arrivo a dire prestigiosa, nel senso che sono l’ambasciatore di persone alle quali faccio i complimenti e di fronte alle quali mi tolgo il cappello per la scelta che hanno fatto. Davanti a voi c’è una persona che ha fatto di una passione un lavoro e tra di voi ho avvertito molta passione”. Ma, ha aggiunto con una battuta, “io rispetto a voi mi sono sempre fatto pagare molto profumatamente…facevo quello che mi piaceva fare e mi pagavano tanto! E invece vi fa molto onore - e vi dico bravi - perché voi farete qualcosa di cui siete appassionati e lo farete gratuitamente. Questa credo che sia veramente una cosa della quale essere orgogliosi”.
Vialli ha poi spiegato ai Team Leader l’importanza dell’ospitalità e dell’accoglienza, oltre che del gioco di squadra. “Volevo anche dirvi, come ho fatto alle personalità della UEFA, che nella vita, lo avrete già sperimentato, ma lo capirete ancora di più con il passare del tempo, puoi dimenticarti una faccia, il nome di una persona, il suo luogo di provenienza. Ma una cosa che ti porti dentro è il modo in cui questa persona ti ha fatto sentire”, ha sottolineato, “Credo che voi siate molto importanti: quando vai in un albergo tutti quelli che ci lavorano sono veramente speciali, fanno di tutto per metterti a tuo agio e anche se il tuo letto magari è un po’ scomodo quando te ne vai te ne dimentichi…Come ti dimentichi che al ristorante la pasta è un po’ scotta se quelli che ci lavorano, dal manager ai camerieri, ti facevano sentire veramente speciale!”.
“Quindi credo che voi abbiate un ruolo fondamentale per rendere EURO 2020 un’esperienza indimenticabile per tutti coloro che verranno a Roma o che lo guarderanno in tv. O che non saranno lì e che non si renderanno conto del lavoro che voi dietro le quinte state facendo per rendere questa competizione veramente speciale”, ha aggiunto l’ambasciatore, “Oltre tutto sarete dei formatori e quindi avrete questa grande responsabilità di fare in modo che tutti i vostri team funzionino nel migliore dei modi. Se posso darvi un paio di consigli, credo sia importante far capire a tutti, visto che ho fatto l’allenatore e capisco che cosa vuole dire, fare gioco di squadra. Nessuno si deve sentire troppo importante per fare le piccole cose che vanno fatte e sono ancor più importanti delle cose grandi e più visibili: questa è la prima cosa, creare questo tipo di mentalità. E poi che tutti si ricordino che, come dicevamo noi nello spogliatoio, il nome che c’è davanti sulla maglietta è più importante del nome che c’è dietro. Quindi EURO 2020 è quello che conta…Italia, Roma! Vi rivolgo un grande in bocca al lupo e immagino che sia una sfida per tutti: credo che nella vita la cosa nobile non sia essere migliori degli altri, ma sia essere migliori di se stessi come eravamo ieri. Da questa esperienza diventerete sicuramente delle persone migliori”.