Firmato al Viminale il protocollo per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose nel calcio
mercoledì 18 maggio 2016
E’ stato firmato oggi pomeriggio al Viminale il Protocollo Nazionale per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose e della criminalità organizzata nelle società di calcio professionistiche. Il documento è stato sottoscritto dal Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, dal presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Carlo Tavecchio, e dai presidenti delle Leghe Professionistiche Serie A, Maurizio Beretta, Serie B, Andrea Abodi, e Lega Pro, Gabriele Gravina.
“Lavoriamo quotidianamente per avere un calcio libero dalle mafie - ha dichiarato Alfano - vogliamo un calcio pulito, un calcio senza violenza. Ci siamo occupati del problema violenza con il decreto stadi - ha aggiunto il Ministro - e adesso ci occupiamo delle infiltrazioni mafiose. Vogliamo che questo accordo produca risultati e per questo noi, la FIGC e le Leghe ci facciamo carico di doveri aggiuntivi non previsti per legge. Il protocollo prevede che i controlli antimafia siano fatti nel modo più severo possibile: la criminalità organizzata ha bisogno di reimpiegare il denaro illecito nelle società professionistiche, noi dobbiamo e vogliamo impedirlo".
Il Protocollo prevede, tra l’altro, che le prefetture effettuino i controlli antimafia nella forma più rigorosa per l’accertamento dei presupposti per il rilascio dell’informazione liberatoria attraverso la consultazione della Banca Dati nazionale. Il controllo antimafia è una delle misure necessarie per poter esercitare l’attività sportiva a seguito dell’acquisto di quote non inferiori al 10% del capitale di una società professionistica.
“Ringrazio il Ministro Alfano – il commento di Tavecchio – con questo protocollo eleviamo il nostro calcio a modello in Europa. Grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Interno completiamo, con la definitiva attuazione, tutto il pacchetto di norme approvate a seguito del cosiddetto ‘caso Parma’. Abbiamo lavorato per dare più trasparenza e garantire la regolarità dei campionati attraverso norme che impattano sull’aspetto economico e di responsabilità penale colpendo la criminalità organizzata”.