Gli arbitri Rocchi, Tagliavento e Orsato a fianco del Meyer nella lotta al fumo
martedì 30 maggio 2017
L’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze festeggia un anno libero dal fumo e lo fa con tre testimonial d’eccezione, gli arbitri della serie A Paolo Tagliavento, Gianluca Rocchi e Daniele Orsato, e una nuova campagna che verrà lanciata in occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco, indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il 31 maggio. La scelta è ben precisa: il Meyer affida agli arbitri, simbolo per eccellenza del rispetto delle regole, un messaggio di salute, per ribadire il suo impegno contro il fumo di sigaretta.
I tre arbitri, insieme al designatore arbitrale Domenico Messina, da veri sportivi quali sono, si sono prestati alla causa e sono stati al gioco: sotto lo sguardo curioso dei bambini che in quel momento transitavano dall’ospedale, si sono fatti immortalare nel parco del Meyer per realizzare gli scatti che sono l’anima della campagna.
L’iniziativa, che ha visto l’Associazione Nazionale Arbitri a fianco del Meyer, è articolata. Nella Hall Serra dell’ospedale verrà posto un totem bifacciale, con i volti di Orsato e Rocchi che esibiscono un cartellino rosso contro il fumo e ricordano che “il fumo fa male ai bambini. In qualsiasi luogo”. La stessa campagna trova ampio spazio nel sito internet dell’ospedale (www.meyer.it) e sulla intranet aziendale.
In occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco, inoltre, verranno distribuite cartoline informative a tutti i visitatori.
Il Meyer ha avviato una serie di azioni di contrasto al fumo di sigaretta nei suoi ambienti a febbraio 2016, recependo il decreto legislastivo 6/2016. Le norme infatti prevedono che non si possa più fumare nelle pertinenze esterne degli ospedali e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) pediatrici, nonché nelle pertinenze esterne dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologie. Una indicazione chiarissima: non è più possibile fumare nel parco, nei vialetti, sulle terrazze, insomma in tutta l’area esterna del Meyer. Non fumare è una scelta di rispetto e di amore prima di tutto nei confronti dei piccoli degenti e delle persone che non fumano, ma è sicuramente una forma di rispetto e di tutela della salute nei confronti di se stessi.
Per consultare il comunicato stampa della Fondazione Meyer clicca qui