Governance ambientale FIGC, l’analisi della Scuola Sant’Anna
Un contributo importante per sviluppare ulteriormente quanto già implementato e giungere alla certificazione ambientale ISO 14001giovedì 30 aprile 2020
È stata completata dal gruppo di ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna coordinati dal prof. Tiberio Daddi l’analisi dei riscontri emersi dal protocollo di interviste realizzato nel mese di aprile, finalizzato a valutare la governance ambientale nell’ambito della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Scopo di tale attività, inquadrata nel complesso del progetto LifeTACKLE, quello di definire una serie di linee guida e azioni conseguenti funzionali al miglioramento della gestione ambientale nell’ambito operativo delle federazioni calcistiche. L’indagine, molto dettagliata, è stata indirizzata verso aree specifiche inquadrate nell’organizzazione federale, con l’obiettivo di comprenderne i meccanismi e le procedure in essere nei diversi settori operativi. Sette le sezioni prese in esame: missione e strategia politica; ruoli, responsabilità e formazione; appalti e acquisti; gestione operative di sedi, siti e centri sportivi; organizzazione degli eventi sportivi; comunicazione esterna; sponsorship e vendite.
Un primo spunto di miglioramento riguarda la misurazione delle performance ambientali e manageriali tramite audit ambientale, possibile attraverso una ulteriore mappatura di quanto già in uso. Secondo i ricercatori tale misurazione ulteriore sarà determinante per l’ottenimento della certificazione ambientale (ISO 14001). Altro aspetto riguarda la mappatura delle pratiche ambientali già implementate negli stadi abilitati a ospitare gli incontri della nazionale maggiore dove, in aggiunta alle pratiche già in uso, si potrebbero sviluppare degli indicatori di sostenibilità per valutare e confrontare la performance ambientale. Lo stesso criterio potrebbe essere adottato nei vari centri destinati alla preparazione delle altre squadre nazionali. Infine un contributo importante finalizzato all’individuazione di nuove soluzioni e ambiti di intervento potrebbe derivare dalle osservazioni fornite dagli atleti.
Come noto, nel corso degli ultimi 8 anni il tema della sostenibilità ambientale ha acquisito una rilevanza sempre crescente nel contesto delle attività operative correnti la FIGC, sia per quanto riguarda la gestione ordinaria, che nell’organizzazione degli eventi sportivi e promozionali, in maniera particolare nella fase di pianificazione. Tale visione è oggi pienamente condivisa in ambito calcistico internazionale e integrata nelle politiche di sviluppo definite da FIFA e UEFA. Tra le misure già in atto in FIGC vanno segnalati certamente i provvedimenti volti alla riduzione del consumi energetici e di carta (dematerializzazione documentale a beneficio del formato elettronico), alla raccolta differenziata (carta, plastica e vetro); ma in particolare va evidenziata la strategia per l’approvvigionamento e acquisto di beni sul modello ‘Green procurement’ (materiali riciclati e riciclabili), per il quale la federazione di avvale di un’apposita figura professionale, oltre al riciclo batterie esauste e toner.
LifeTACKLE - Nota informativa
Per rispondere alla sfida sempre crescente della sostenibilità ambientale, la Commissione Europea ha assegnato alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e ad altri 7 partner internazionali, un nuovo progetto UE denominato ‘LifeTACKLE’, sovvenzionato in partnership con il programma Life Environment.
TACKLE si propone di migliorare la gestione degli eventi calcistici sotto il profilo della tutela dell’ambiente e focalizzare l’attenzione sulle tematiche ambientali in ambito calcistico coinvolgendo gli stakeholders al massimo livello - Federazioni calcistiche, Clubs, Manager degli stadi e tifosi.
Il progetto supportato dalla UEFA, ha come partners le federazioni calcistiche europee di Italia (FIGC), Romania (FRF) e Svezia (SvFF), il network media indipendente pan-europeo Euractiv, l’ ACR+ (The Association of Cities and Regions for Recycling and sustainable Resource management) con le sue affiliate AMIU e LIPOR, ovvero le aziende di gestione e smaltimento rifiuti delle città di Genova e Porto.