Gravina nelle Marche: “Dalla crisi si esce solo se uniti e rinnovati”
Il programma di incontri del presidente della FIGC con i rappresentanti del calcio dilettantistico e giovanile è proseguito oggi con la visita presso il Comitato Regionale Marche. Il 20 settembre visita in Pugliagiovedì 2 settembre 2021
Il programma di incontri del presidente della FIGC Gabriele Gravina con i rappresentanti del calcio dilettantistico e giovanile è proseguito oggi con la visita presso il Comitato Regionale Marche. Il numero uno della Federazione ha partecipato ad una riunione con il Consiglio Direttivo presieduto da Ivo Panichi ascoltando le esigenze del territorio e manifestando la volontà di accorciare le distanze tra la Federazione e le realtà periferiche. La ripartenza dell’attività per tutte le categorie e le modalità in cui questa deve avvenire, con le numerose difficoltà da affrontare e con una grande voglia di scendere in campo, sono stati gli argomenti più sentiti.
“L’unità e la modernizzazione del sistema sono le uniche risposte alla crisi del calcio italiano, acuita dalla pandemia da Covid-19 – ha dichiarato il presidente Gravina – dobbiamo stare insieme, guardare avanti con il solo obiettivo di definire una strategia comune dalla Serie A ai Dilettanti, e rinnovare la nostra organizzazione per dare maggiori e migliori servizi alle società e rendere più appetibili le competizioni agonistiche”.
Durante il colloquio, prima di incontrare anche il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il presidente federale ha ribadito quanto sia fondamentale il contributo di tutti, soprattutto dei protagonisti del calcio di base, per ricevere indicazioni sulla progettualità necessaria per la ripresa dalla crisi pandemica e per l’avvio di una stagione di riforme per il movimento calcistico nel suo complesso.
“La proposta di riforma del calcio italiano che ho presentato in Consiglio Federale mira a creare migliori condizioni di stabilità e sostenibilità – ha continuato il presidente federale – ma dobbiamo lavorare, soprattutto nel mondo dilettantistico, anche sui tempi di risposta e di erogazione dei servizi ai club. Non è più il tempo della conservazione di posizioni di presunto potere, è il momento di mettersi nuovamente tutti in discussione: dobbiamo riavvicinare al calcio 250 mila giovani che nell’ultimo anno e mezzo hanno smesso di giocare a pallone e sostenere le società di base in questo momento di grande criticità”.
“La politica della FIGC in favore della base della piramide del calcio italiano è motivata dal grande ruolo che i Comitati svolgono sotto il profilo organizzativo, sportivo e sociale – ha concluso Gravina – il mondo del volontariato è fatto di grandi investimenti sui valori ed è su questi che si fonda l’importanza che ha nel sistema. Costruiremo il futuro del calcio dilettantistico sull’identità e le virtù del territorio”.
Dopo la Sardegna, la Toscana, l’Emilia Romagna, l’Abruzzo, la Campania, il Piemonte Valle d’Aosta, la Lombardia, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, l’Umbria e le Marche il tour dei Comitati del presidente Gravina farà tappa in Puglia il prossimo 20 settembre, occasione nella quale verrà anche esposta la coppa vinta dagli Azzurri a UEFA Euro 2020.