Gussoni: “Collina resta con noi, il suo lavoro va avanti”.
lunedì 10 marzo 2008
Ancora una volta un grave episodio di cronaca nei confronti di un arbitro delle categorie dilettantistiche. È accaduto ieri a Manduria, Puglia, area geografica “a rischio” come segnalato dall’analisi statistica presentata dall’AIA la scorsa settimana. Un grido di allarme che stamani il presidente Cesare Gussoni, intervenuto in diretta ai microfoni di Radio RAI, ha inteso rilanciare con decisione per individuare delle soluzioni che riconducano l’universo calcio a una dimensione più appropriata. "Non e' solo un problema di AIA, ma un problema anche federale. Sarà opportuno trovare qualche sanzione in più che incida non solo sulla fantasia ma sulla sostanza di chi pervicacemente insiste nell'offendere e nel supporre che gli arbitri siano tutti in malafede. Qualche cosa si dovrà stabilire, sia per il grande calcio, sia per il calcio minore". Gussoni ha categoricamente smentito una possibile rinuncia all’incarico di designatore da parte di Pierluigi Collina, fatto oggetto di minacce e contestazioni veementi assieme ad altri direttori di gara. "Posso assicurare – ha affermato il presidente dell’AIA - che mai Collina ha espresso il dubbio se restare o meno per l'anno venturo. Tutti i programmi sono stati impostati. Il lavoro in profondità che ha iniziato non può essere esaurito in pochi mesi, ma va condotto per qualche stagione sportiva. Non so se due basteranno. Quest'anno c'e' una certa difficoltà all'arruolamento di nuovi arbitri – ha proseguito - temevamo una crisi di vocazioni dopo Calciopoli, invece abbiamo avuto ripercussioni nella stagione in corso anche se i giovani che avvicinano sono ancora tanti”. La decisione di congelare l’utilizzo della tecnologia a supporto dell’arbitraggio, presa sabato dall’International Football Association Board (IFAB) nel corso del meeting annuale tenutosi a Gleneagles (Scozia), trova d’accordo Gussoni: “Mi sembra che la fallacità dell’uomo-arbitro sia uno degli elementi di interesse dello spettacolo. Se si critica l’arbitro nell’immediato con la virtualità delle immagini messe insieme in modo raffinatissimo, il paragone diventa difficile. La moviola in campo porterebbe un mari di problemi, non speculando solo sull’errore di una terna arbitrale e considerassimo l’intenzionalità di ogni singolo attore sul campo, avremmo fatto cessare il calcio”.