I consigli di Buffon ai giovani: “Mai lasciarsi intimorire dall’errore”
lunedì 1 dicembre 2008
Ha preso il via a Coverciano nel pomeriggio di oggi, con un primo test medico e una sessione di allenamento sul campo, lo stage di preparazione per 23 portieri nati tra il 1990 e il 1993, selezionati dai responsabili delle squadre nazionali, coordinati dal tecnico federale Antonio Rocca. Nei quattro giorni di lavoro previsti i ragazzi, suddivisi in due gruppi, si avvarranno della competenza dei tecnici specialisti Ivano Bordon, Luciano Castellini, Andrea Pazzagli, oltre che della consulenza e dei consigli di Angelo Peruzzi e Gianluigi Buffon.
Il portiere della Nazionale è stato nel pomeriggio protagonista di un interessante dibattito di approfondimento, nel corso del quale ha messo a disposizione dei giovani colleghi di reparto la propria esperienza e il proprio vissuto sportivo, offrendo inoltre il personale punto di vista sulla situazione attuale. Tema certamente scottante quello della crisi del ruolo del portiere in Italia: “Ci sono alcuni elementi stranieri di ottimo livello, Doni e Julio Cesar su tutti – ha detto Buffon – ma ci sono molti italiani di pari livello che faticano a trovare spazio. Una spiegazione potrebbe risiedere nel fatto che gli stranieri subiscono meno la pressione di difendere la porta di una grande squadra e le eventuali critiche, ma nella sostanza molte società non hanno la pazienza di aspettare i nostri giovani, di mettere in secondo piano l’eventuale errore e puntare sulla loro crescita e maturazione”.
Sulle qualità che un portiere deve avere per essere un ottimo interprete nel ruolo, Buffon non ha dubbi: Prima di tutto l’umiltà: “Il fatto di non sentirti mai il migliore, ma di avere sempre qualcosa da imparare dagli altri ti da uno stimolo ulteriore e una sana voglia di apprendere. Il carattere è senza dubbio importante – sottolinea il numero uno azzurro - molti ragazzi hanno una certa sensibilità e questo probabilmente non giova al tipo di ruolo dove la spregiudicatezza è importante. Anch’io avevo un vissuto familiare di buon livello sul piano educativo, ma nel momento in cui andavo in campo mi piaceva rischiare, ero esuberante. Questa è stata la mia grande forza, quella di non sentire il peso delle responsabilità. Poi sono maturato diventando più pacato”.
Ma qual è il segreto di un grande portiere? “Non lasciarsi intimorire – afferma senza dubbio Buffon - anche nel momento dell’errore mai abbattersi. La vita è fatta di tappe e gli errori vanno messi in preventivo. La forza è saper reagire con prontezza e determinazione”. Il programma di domani prevede due sessioni sul campo alle 10 e alle 15, in serata è previsto l’arrivo del secondo gruppo di portieri.