Incontro Aia e club: in calo i falli e le ammonizioni per simulazione
lunedì 19 gennaio 2009
Una netta diminuzione degli interventi arbitrali per simulazione e interventi fallosi. Queste le indicazioni presentate dal Presidente dell’AIA Cesare Gussoni e dal Designatore CAN A e B Pierluigi Collina, al termine della riunione annuale tra i vertici dell’AIA, gli allenatori e i capitani delle squadre di serie A e B tenutasi a Milano. Presenti all’incontro anche i massimi rappresentanti del calcio italiano: il Presidente della FIGC Giancarlo Abete con i vice Tavecchio e Albertini , il Presidente della Lega Calcio Matarrese, Mario Macalli (Lega Pro), Campana (AIC) e Ulivieri (AIAC).
“Rispetto alla scorsa stagione, quest'anno sono diminuite la media degli interventi arbitrali e le ammonizioni per simulazione, altro grande dato positivo. Ci troviamo dinanzi una situazione notevolmente migliorata rispetto a quella che ho ereditato 25 mesi fa – ha sottolineato Gussoni nel corso della conferenza stampa conclusiva. Numeri che testimoniano il miglioramento della prestazione arbitrale, come peraltro manifestato apertamente da allenatori e giocatori nel corso dell’incontro. "Siamo scesi da una media di 38,8 interventi a partita dello scorso campionato ai 35,1 di questa stagione- ha precisato il designatore della CAN Collina- “I numeri della Premier sono ancora lontani, ma non siamo più 'primi' perché in Bundesliga si fischia di più. Le ammonizioni per proteste sono aumentate di tre rispetto allo scorso anno, quelle per falli sono in diminuzione, così come le espulsioni e i gravi falli di gioco. E soprattutto si sono ridotte le ammonizioni per simulazione, da 24 a 14. I voti li lascio ad altri – ha sottolineato - personalmente mi ritengo molto contento per questi risultati. L’obiettivo da perseguire – ha spiegato- è rendere lo spettacolo più godibile limitando al massimo il numero di interventi dell’arbitro . E’ importante che ci sia differenza tra un contatto e un fallo: sarebbe la barbarie del calcio. Ne abbiamo parlato con gli allenatori e i capitani, si può essere toccati senza che sia commesso un fallo”.
Il dibattito ha ampliato l’analisi anche sulle prestazioni degli assistenti di linea. “Abbiamo avuto qualche problema e ci sono stati errori anche da parte di assistenti di primo livello - ammette Collina – C’è stata però un’evoluzione nella velocità del gioco e va da sé che il lavoro degli assistenti è divenuto più complicato, soprattutto sulla valutazione del fuorigioco. Ogni squadra adotta tecniche differenti ed è per questo che prima delle gare forniamo agli assistenti dei dati di rischio”. Bilancio positivo anche per quanto concerne le prestazioni dei giovani arbitri e il riconoscimento internazionale tributato a Roberto Rosetti. “Che un arbitro italiano sia considerato il migliore del mondo e fischi una finale europea – ha concluso Collina - è un fatto nel quale penso ci sia qualcosa di mio”.