La FIGC compie 124 anni: il 26 marzo 1898 nasceva a Torino la federazione calcistica italiana
Nel 1910 la prima gara della Nazionale, nel 1911 la prima partita disputata in azzurro. Più di un milione di calciatori e di calciatrici tesserati in tutta Italiasabato 26 marzo 2022
Centoventiquattro anni di sentimenti e di dense emozioni vissute intorno ad un rettangolo di gioco: il 26 marzo 1898 prendeva vita la Federazione Italiana Giuoco Calcio, che in più di un secolo ha contribuito a far diventare il calcio un fenomeno di assoluto rilievo nel nostro Paese; una realtà che spesso ha travalicato i confini sportivi, diventando un avvenimento sociale, capace di catturare l’attenzione di milioni di italiani.
Oltre un milioni di giocatrici e di giocatori tesserati in tutta Italia, con più di trentamila arbitri e quasi altrettanti tecnici: questi numeri così imponenti ci aiutano a dare una dimensione del calcio nella nostra penisola e nelle nostre isole. Ma un dato su tutti delinea il fenomeno calcistico, con tutte le sue implicazioni sociali, sotto il Tricolore: dei cinquanta programmi televisivi più visti di sempre nel nostro Paese, cinquanta sono partite di calcio. E di queste, quarantasette sono gare disputate dalla nostra Nazionale azzurra.
Tornando al ‘compleanno federale’, in realtà, il 26 marzo 1898 veniva costituita a Torino la FIF (Federazione Italiana del Football) che poi undici anni dopo, nel 1909, assumerà la dicitura ‘FIGC’. Poco più di due mesi dopo da quel giorno di marzo di fine Ottocento, l’8 maggio 1898, al Velodromo Umberto I di Torino quattro squadre presero parte alla prima edizione del Campionato italiano di calcio: il Genoa si impose su Fc Torinese, Ginnastica Torino e Internazionale Torino, conquistando quello che sarebbe poi passato alla storia come il primo Scudetto.
Sarà il 15 maggio 1910 la data che invece passerà alla storia come l’esordio della Nazionale italiana di calcio: all’Arena di Milano i nostri giocatori si imposero per 6-2 contro la Francia, indossando una divisa bianca. L’anno seguente, nella partita contro l’Ungheria, comparirà per la prima volta sul terreno di gioco la maglia azzurra, in omaggio al colore di casa Savoia.
In 112 anni di partite, la Nazionale ha compiuto un percorso adornato da quattro Coppe del Mondo – con le quattro stelle sulla maglia a ricordarci i trionfi iridati – e due Campionati Europei. Ma non solo: il medagliere azzurro vanta anche un oro olimpico, a Berlino nel 1936, con gli Azzurri guidati dal Ct più vincente di sempre, Vittorio Pozzo, capace anche di conquistare due Mondiali (1934 e 1938) e due Coppe Internazionali (1930 e 1935). E poi ancora: i successi delle Nazionali giovanili, maschili e femminili (compresi i cinque trionfi continentali degli Azzurrini dell’Under 21: solo la Spagna come noi a questo livello), i due successi europei dell’Italfutsal e della Nazionale di beach soccer, e anche la vittoria a colpi di joypad a Uefa eEuro 2020.
Quella della FIGC è una storia lunga e intensa, che come tutti i percorsi che suscitano emozioni forti è stata piena di successi ma anche di delusioni; sperando che la tristezza vissuta sia solo uno dei passaggi forzati fino a un nuovo trionfo.