Anche la Figc ricorda la figura di Giacomo Bulgarelli, storica bandiera del Bologna e Campione d’Europa nel 1968 con la maglia della Nazionale italiana, scomparso cinque anni fa, il 12 febbraio 2009. Bulgarelli spese tutta la sua carriera in rossoblù, dal 1958 al 1975, squadra con la quale ha vinto lo scudetto nel 1964 e detiene il record di presenze, ben 486 di cui 391 in serie A, 58 reti realizzate delle quali 41 in campionato.
Con la maglia dell’Italia, Bulgarelli partecipò alle Olimpiadi di Roma del 1960 con una squadra ricca di giovani talenti, tra i quali spiccava anche Gianni Rivera, che giunse quarta. Esordì con la Nazionale maggiore ai Mondiali del 1962 in Cile segnando 2 reti nella partita vinta contro la Svizzera 3-0; complessivamente vanta 29 presenze e 7 reti in Nazionale, per la quale partecipò anche a quelli del 1966 in Inghilterra. Per due volte fu capitano degli azzurri: contro l'Austria, il 18 giugno 1966, in amichevole, e nella celebre partita contro la Corea del Nord, persa 1-0, che eliminò gli italiani dai Mondiali del 1966 giocati in Inghilterra, partita che peraltro Bulgarelli non terminò a causa di un infortunio. Fece parte anche della rosa che vinse l'Europeo 1968, ma nelle gare della fase finale non fu impiegato (la sua ultima presenza in azzurro risale al 1967, contro la Romania).
Una carriera esemplare che viene celebrata oggi anche sul sito della sua squadra, il Bologna, dove si sottolinea “la statura di un campione che ha saputo essere il leader carismatico e il direttore d'orchestra della squadra che giocava come si fa solo in paradiso. Anima, cervello e forza del centrocampo bolognese, delle sue geometrie hanno beneficiato Nielsen, Haller e Pascutti prima di Muiesan e Savoldi, con lui in campo sono arrivati gli ultimi grandi trionfi rossoblù”.